Vangelo
Mt 1,1-17
Lettura
La lettura del prologo del Vangelo secondo Matteo ci aiuta a entrare in quella lunga storia della salvezza che, a partire dal patriarca Abramo, inizio del cammino dell’uomo con Dio, porta fino al grande re Davide e, dalla sua discendenza, alla famiglia di Giuseppe, lo sposo di Maria. «Genealogia di Gesù Cristo», la definisce il Vangelo, o meglio, per usare le parole di Matteo, «libro della genesi (in greco bíblos genéseos) di Gesù Cristo», quasi ad indicare che la nascita di Gesù costituisca un nuovo inizio del mondo e dell’umanità.
Meditazione
Una lunga lista di nomi, molti dei quali corrispondono ad altrettanti uomini e donne di cui sappiamo poco o nulla, o che addirittura non compaiono affatto nei racconti dell’Antico Testamento. Alcuni di essi hanno vissuto una storia discutibile, che è passata per il peccato, l’adulterio, la prostituzione, ma nonostante ciò, costituiscono quel popolo a cui Dio si è legato con la sua alleanza e la sua promessa. È in questo popolo, fatto di santi e di peccatori, che Matteo inserisce la nascita di Gesù Cristo, dimostrando come sia figlio di Davide e figlio di Abramo. Allo stesso tempo, la nascita di Gesù travalica la storia di questo popolo e non gli appartiene totalmente: ognuno di questi uomini “generò” il proprio discendente, fino ad arrivare a Giuseppe, del quale non si dice che “generò”, ma che fu «lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù» (v. 16). Matteo dice che Gesù è nato da Maria, ma non da chi sia stato generato. Lo chiarirà più avanti: «Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo» (1,20). La nascita di Gesù è strettamente legata alla storia del popolo di Israele, ma il suo seme resta tuttavia di origine divina: è figlio degli uomini, ma allo stesso tempo è figlio di Dio. Nella sua ricostruzione della genealogia di Gesù, Matteo attribuisce particolare importanza alla simbologia numerica, individuando, nella storia di Israele, tre periodi di quattordici generazioni: da Abramo a Davide, da Davide alla deportazione in Babilonia, dalla deportazione a Gesù. Nella Bibbia, un periodo di sette generazioni rappresenta un tempo di notevole durata, in quanto il sette è il numero della pienezza. Da Abramo a Gesù sono trascorsi tre periodi di quattordici, cioè sei periodi di sette generazioni. Con Gesù inizia il settimo periodo della storia sacra, cioè la pienezza dei tempi.
Preghiera
Signore, tu che hai portato a compimento le promesse fatte ad Abramo e ai nostri padri, tu che di generazione in generazione stendi la tua misericordia su quanti ti temono, fa’ che insieme a Maria sappiamo contemplare e magnificare la tua presenza di amore e di benevolenza nella nostra vita e nella storia.
Agire
Cercherò e leggerò nell’Antico Testamento la storia di uno o più degli “antenati” di Gesù (Abramo, Isacco, Giacobbe, Davide…).
Meditazione a cura di monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it