Sono stati circa quaranta i presenti il 28 novembre scorso a Madrid all’assemblea generale della Federazione Europea Uno di Noi. Si tratta degli addetti ai lavoro, i soci fondatori, della Federazione nata ufficialmente il 4 settembre scorso, che rappresentano le prime 25 associazioni membri. I membri della Federazione sono diventati già 29, grazie ad altre quattro associazioni, accolte dall’ Assemblea, tra cui l’italiana Difendere la Vita con Maria.
“Siamo qui perché non ci possiamo arrendere davanti alla decisione della Commissione. Dobbiamo ancora combattere! È una questione di democrazia”. Ha iniziato così i lavori, Carlo Casini, presidente del MPV italiano e neoeletto presidente onorario a vita, della Federazione stessa.
Due milioni e ottocentosessantatremila e seicentoquarantanove (2.863.649) bambini in Europa non sono stati liberi di nascere a causa dell’aborto, secondo una statistica dell’IPF, Istituto di politica Familiare spagnolo. “Gli uomini sono sempre gli uomini”, ha proseguito Casini e anche gli embrioni hanno diritto di vivere perché sono Uno di Noi.
“Noi vogliamo continuare insieme la battaglia per la vita che è primaria per la società e per la cultura”, ha continuato Casini, passando la parola al Presidente della federazione Jaime Mayor Oreja, già parlamentare europeo, che ha presentato la nuova equipe che dirigerà Uno di Noi insieme a lui: Thierry de la Villejegu, direttore generale della Fondation Lejeune, vice presidente, Jakub Baltroszwic, coordinatore polacco dell’Iniziativa, segretario, Manfred Libner, coordinatore tedesco dell’Iniziativa, tesoriere, mentre il rumeno Ailioaei Ciprian, Maria do Ceu Patrao Neves, portoghese del Gruppo Anima, Miroslav Mikolasic, parlamentare europeo slovacco, Elisabetta Pittino, vice presidente del MPV italiano e già coordinatrice europea insieme ad Ana del Pino, Gregor Puppînk, Presidente del European Centre for Law and Justice, Pablo Siegrist coordinatore spagnolo di Uno di Noi, Michael Vandermast, coordinatore Europeo di Uno di Noi, sono i membri del comitato esecutivo.
“Questa federazione nasce in un momento di dibattito culturale in Europa dalle tinte molto drammatiche la cui prima conseguenza è l'estremismo”, ha sottolineato Oreja.
I tre pilastri della federazione sono l’opposto dell’estremismo: la difesa della vita, iscritta in un dibattito culturale; i movimenti nazionali uniti e operativi nei loro paesi; la partecipazione reale alla federazione.
L’ obiettivo per il 2015 sarà quello di realizzare una fotografia su “come sta il diritto alla vita in Europa”. I dati verranno presentati nel dicembre 2015 a Parigi e poi pubblicati. Una serie di atti intermedi accompagneranno l’evento finale: una dichiarazione di sostegno a Uno di Noi sottoscritta da esperti, la partecipazione alle marce europee per la vita, l’organizzazione della Week for Life di marzo a Bruxelles, l’organizzazione di vari eventi culturali, la memoria della Evangelium Vitae, il Premio Europeo per la Vita, l’installazione Foresta per la Vita, il video Le prepersone.
La mostra della Foresta per la Vita, installazione ideata dalla dott.ssa Sarah di Narda, in miniatura e allo stadio embrionale, è rimasta presente durante l’Assemblea madrilena presso la Casa del Amor de Dios. Il progetto è stato presentato all’ Assemblea. Il cortometraggio dal titolo le Prepersone di Gabriele Lodi Pasini, Antonio Losa, Mattia Conti è stato voluto nel programma dell’Assemblea.
Nel frattempo Puppink ha informa che il Ricorso contro la decisone della Commissione Europea su Uno di Noi, presentato alla Corte Europea del Lussemburgo, è stato accolto e presto avremo la risposta.
“È fondamentale l’Unione dei movimenti per la vita per contrastare la cultura di morte”, ha affermato Oreja. “È una battaglia epocale – ha detto Casini - vinceremo, ma non so quando...”.