San Francesco e Santa Caterina, da 75 anni Patroni d'Italia

Il 18 giugno 1939 Pio XII emanò un Breve pontificio con il quale affidava il titolo ai due Santi, i quali “beneficarono abbondantemente questa loro e Nostra patria”

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“San Francesco rappresenta l’anima aperta, bella e inclusiva dell’Italia spinta dalla speranza di affrontare con coraggio i momenti di crisi e di smarrimento”. Con queste parole padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, saluta l’anniversario di 75 anni dalla proclamazione di san Francesco a Patrono d’Italia, che “oggi è più che mai importante festeggiare”, commenta ancora padre Fortunato.

L’iter per la proclamazione risale al 6 aprile 1937 e arrivò a compimento il 18 giugno 1939. In questa data papa Pio XII emanava un Breve pontificio, a firma del cardinale segretario di Stato Luigi Maglione, con il quale proclamava san Francesco d’Assisi e santa Caterina da Siena patroni primari d’Italia.

“Colla stessa autorità e in forza delle presenti da valere in perpetuo, decretiamo inoltre che in Italia e nelle isole adiacenti, si celebrino ogni anno, dall’uno e dall’altro clero, nei giorni stabiliti, le feste degli stessi Patroni, con la relativa Messa ed Officio in rito doppio di prima classe, ma senza ottava”, recita il Breve pontificio scritto da papa Pacelli.

All’interno dello stesso testo si legge che San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, “in tempi straordinariamente difficili, illustrarono, mentre vivevano, con nitido fulgore di opere e di virtù e beneficarono abbondantemente questa loro e Nostra patria, in ogni tempo madre di Santi”.

San Francesco, “poverello ed umile vera immagine di Gesù Cristo, diede insuperabili esempi di vita evangelica ai cittadini di quella sua tanto turbolenta età, e ad essi anzi, con la costituzione del suo triplice Ordine, aprì nuove vie e diede maggiori agevolezze per la correzione dei pubblici e privati costumi, e per un più retto senso dei principii della vita cattolica”. Santa Caterina, “fortissima e piissima vergine”, valse “efficacemente a ridurre e a stabilire la concordia degli animi nelle città e contrade della sua patria, e che, mossa da continuo amore, con suggerimenti e preghiere fece tornare alla sede di Pietro in Roma i Romani Pontefici, che quasi in esilio vivevano lontani in Francia; tanto da essere considerata a buon diritto il decoro e la difesa della patria e della religione”.

Anche Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, ha voluto omaggiare la figura di San Francesco e Santa Caterina in occasione di questa ricorrenza. Ha inviato a padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di Assisi, definendo i due Patroni d’Italia “Santi dell’accoglienza e della fraternità”, che “per questa ragione sono figure care a tanti italiani e italiane, credenti o no, ma comunque attenti ai valori sui quali si deve fondare ogni comunità”.

(F.C.)

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ZENIT Staff

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