Ti voglio presentare un’esperienza che la stessa protagonista, Rosangela, mi ha raccontato.
Sono rimasta con i miei genitori solo io, la più piccola dei fratelli, fino al giorno in cui mio padre, durante l’ennesimo litigio, ha picchiato così violentemente mia madre che ho dovuto portarla in ospedale.
Uscita dall’ospedale, mia mamma è andata a vivere con mia sorella e a casa siamo rimasti mio padre ed io.
Il vangelo mi sosteneva, ma dentro di me pensavo che mai e poi mai avrei potuto perdonare.
Un giorno di questa difficile convivenza forzata, lui mi è corso dietro per picchiarmi ed io sono riuscita a sfuggirgli per un pelo. Sono entrata in casa da una finestra dopo che lui era uscito.
È stato allora, in quei momenti di paura e di dolore, che ho deciso di vivere le parole di Gesù con radicalità. Era arrivata l’ora di vendicarmi di mio padre, ma la mia sarebbe stata una vendetta d’amore.
Ho messo a posto tutta la casa, ho pulito, ho preparato il pranzo per lui e sono uscita per andare a lavorare. Al ritorno a casa, la sera, mio padre mi stava aspettando. Tremavo, ma ero decisa ad amarlo qualunque fosse il suo comportamento.
Mi ha chiesto di chiamare la mamma e mia sorella perchè voleva parlare anche a loro. Ho fatto fatica a vincere le loro resistenze e a persuaderle a venire da noi, ma alla fine ci sono riuscita.
Mio padre era scosso: ci ha chiesto di perdonarlo per il male che ci aveva fatto e ci ha promesso che mai più sarebbe tornato nell’altra famiglia.
Questa mia storia sarebbe stata molto diversa se quel giorno non avessi risposto alla chiamata d’amore di Dio e non avessi deciso di mettere in atto una vendetta d’amore.
Ciao da p. Andrea
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