Prosegue la vibrante campagna della Chiesa argentina per prevenire la tossicodipendenza, fenomeno che sta dilagando nel Paese sudamericano (leggi qui). La nuova frontiera della lotta alla droga passa attraverso i telefoni cellulari, i tablet e le videocamere. Giovani argentini registrano la propria testimonianza sui problemi legati all’uso di droga, e pongono così degli interrogativi che sollecitano nei loro coetanei la consapevolezza dei rischi che si corrono andando dietro all’ebbrezza trasgressiva di questi veleni.
Ogni video verrà inviato a un apposito sito ideato dalla Commissione nazionale contro la dipendenza (organismo della Conferenza episcopale argentina), dove si selezionerà il materiale, si monteranno e si editeranno le immagini. Una volta pronti, i video verranno postati sull’apposita pagine del sito e messi a disposizione un uso da parte di scuole, parrocchie o organizzazioni sociali.
La campagna, che si chiama “Domandati-domandagli”, è stata presentata ieri presso la sede della Conferenza episcopale argentina dal Presidente della Commissione della Pastorale Sociale, mons. Jorge Lozano, dal coordinatore della Pastorale per le tossicodipendenze, Horacio Reyser e da Mercedes Sanguinetti, rappresentante di un gruppo di giovani impegnati nei social network contro la droga, la tratta di persone e la violenza nelle scuole.