I contenuti della catechesi, il senso della cresima oggi, il dialogo con le famiglie, il rapporto con il mondo della scuola e con gli altri ambienti di vita, l’impegno verso i poveri: sono solo alcuni dei temi al centro dei tredici laboratori di studio che animeranno il prossimo Convegno pastorale diocesano sul tema “Un popolo che genera i suoi figli. Comunità e famiglia nelle grandi tappe dell’iniziazione cristiana”.
L’evento centrale nella vita della Chiesa di Roma, che conclude l’anno pastorale e apre gli orizzonti sul successivo, lunedì 16 giugno alle 19, sarà aperto da Papa Francesco nell’Aula Paolo VI in Vaticano, che per l’occasione sarà gremita di fedeli della diocesi di Roma (al momento sono 11mila le iscrizioni pervenute in Vicariato).
Prima del discorso del Santo Padre, l’incontro di lunedì si aprirà con l’indirizzo di omaggio del cardinale vicario Agostino Vallini seguito dalla preghiera e dall’intervento di don Gianpiero Palmieri, parroco di San Frumenzio ai Prati Fiscali, che, come anticipa il direttore dell’Ufficio catechistico diocesano monsignor Andrea Lonardo, «presenterà luci e ombre della situazione della catechesi a Roma insieme a due parrocchiani».
Martedì 17, sempre dalle 19, nel Palazzo del Vicariato (piazza San Giovanni in Laterano 6/a), nel Seminario Romano Maggiore e nella vicina Università Lateranense, sarà la volta dei tredici laboratori di studio che coinvolgeranno sacerdoti, religiosi e religiose, e i laici. La tappa finale del Convegno pastorale diocesano sarà il 15 settembre prossimo con la presentazione degli orientamenti pastorali da parte del cardinale vicario Agostino Vallini in due momenti: alle 9.30 è prevista la sessione per i parroci e per gli altri sacerdoti, alle 19.30 è in programma quella per i catechisti.
Cuore dell’evento sarà la riflessione sulle tappe dell’Eucaristia e della confermazione nell’iniziazione cristiana, che intende proseguire il cammino avviato negli anni scorsi con l’approfondimento sulla pastorale battesimale e post-battesimale. Già iniziata la preparazione nelle parrocchie grazie al documento inviato dal Vicariato che contiene gli obiettivi, il metodo, i contenuti e altre indicazioni operative. «Il tutto – spiega il cardinale Vallini nella lettera spedita ai parroci della diocesi – è stato pensato avendo come sfondo l’esortazione apostolica Evangelii gaudium del Santo Padre».
Gli fa eco il vicegerente della diocesi di Roma, l’arcivescovo Filippo Iannone, che aggiunge: «Porremo l’attenzione sulla sinergia tra famiglie e comunità nell’accompagnare gli adolescenti e i ragazzi nel loro cammino di educazione cristiana: la comunità sostiene la famiglia, e questa dà il suo apporto fondamentale alla crescita della comunità, che altro non è se non una famiglia di famiglie». Da qui la riflessione sul tema scelto per il nuovo anno pastorale «che – sottolinea monsignor Iannone – è una prosecuzione del lavoro fatto sin qui con al centro la catechesi battesimale e post-battesimale ed è in sintonia con il piano decennale della Cei, su “Educare alla vita buona del Vangelo”».
L’esortazione apostolica Evangelii gaudium sarà un po’ il filo conduttore dei laboratori di studio: «Per ognuno – spiega monsignor Andrea Lonardo – ci sarà un responsabile e un esperto». Vari i temi di riflessione, in rapporto all’iniziazione cristiana: dalla famiglia alla scuola, dagli ambienti di vita reale a quelli virtuali, dalla disabilità alla preparazione della catechesi, dai contenuti alle esperienze che la catechesi deve proporre.
«Il cammino di iniziazione cristiana parte con il battesimo, che ne è tappa fondamentale – riflette il direttore dell’Ufficio catechistico -, ma poi il bambino, il ragazzo, ha bisogno di capire meglio la fede e farne esperienza diretta all’interno della comunità, tramite le altre tappe della preparazione alla comunione e alla cresima. Dai laboratori ci aspettiamo di ascoltare belle esperienze e che si possa imparare gli uni dagli altri».