Sotto la guida di mons. Waclaw Depo, Metropolita di Czestochowa e Presidente del Consiglio per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Polacca, si è svolta, il 25 gennaio nello studio televisivo della Tv polacca Niedziela, a Czestochowa, la presentazione del Messaggio di Benedetto XVI per il 47° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali dal titolo “Reti sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione”.

La presentazione del documento pontificio è stato realizzato da mons. Ireneusz Skubiś, caporedattore del settimanale cattolico Niedziela; da padre Dariusz Cichor OSPPE, definitore generale dei Padri Paolini, e da don Piotr Zaborski, direttore della Radio dell'Arcidiocesi di Czestochowa Fiat.

L'Arcivescovo Depo, commentando il Messaggio di Benedetto XVI, ha sottolineato che "il Papa non ha paura di andare coraggiosamente nelle moderne agorà e di farsi presente nel dibattito pubblico". Nel documento del Papa, ha aggiunto il presule, "vediamo che Internet deve servire al dialogo, a riunire le persone".

Il Presidente del Consiglio per le Comunicazioni Sociali ha sottolineato, inoltre, che "la comune ricerca della verità nel dibattito pubblico deve dare la priorità alla logica dell’argomentazione e non della fama o della popolarità”. Ha poi esortato i cristiani a non tirarsi fuori dal mondo di Internet, ma ad essere fortemente presenti.

Secondo mons. Ireneusz Skubiś, caporedattore di Niedziela: "Il Papa ci mostra una forte opzione per l’evangelizzazione. La Chiesa e il cristianesimo devono far sentire la propria voce nel mondo di Internet con il messaggio del Vangelo". "La Chiesa ha bisogno di partecipare in modo responsabile alle reti sociali - ha detto Skubiś -. Si tratta di mostrare Cristo e il Vangelo ai giovani".

Nel suo intervento, padre Dariusz Cichor OSPPE, ha invece indicato che "il Papa guarda positivamente allo sviluppo della comunicazione sociale". Nel messaggio del Santo Padre, ha dichiarato, "troviamo una verità: che i media sono al servizio di semplici informazioni ma servono anche a creare comunicazione".

"Il Papa richiama l'attenzione a qualcosa che noi chiamiamo 'cultura di rete' - ha proseguito padre Cichor -. I mezzi di comunicazione, Internet in particolare, devono servire integralmente la persona umana".

Infine, don Piotr Zaborski si è soffemato sull'attenzione che Benedetto XVI ha riservato nel messaggio all'autenticità dei media e della comunicazione. "Vale la pena notare - ha detto - che i giovani sono già istruiti da Internet. Ciò non significa che dobbiamo lasciare fuori dalla loro formazione l’azione pastorale della Chiesa e i mezzi tradizionali". Anche perché, ha concluso, "il Papa rivolge il suo messaggio a tutti, e quindi anche a quelle persone che non usano Internet. Ci sono, infatti, tante persone che vogliono vivere senza Internet e vogliono dimostrare che senza Internet si può continuare a vivere".

E' possibile guardare la presentazione del messaggio di Benedetto XVI a Czestochowa su: 
http://tv.niedziela.pl/site/film/696