Gesù guariva ogni infermità nel popolo

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

L’episodio dell’uomo purificato dalla lebbra è un segno forte della presenza onnipotente di Dio che sana e trasforma, di Dio che, nella persona di Gesù Cristo, ha compassione delle dolenze dell’uomo e si sofferma a sanarle radicalmente: «Lo voglio; sii purificato!». È un invito a scoprire la sua presenza e ad avvicinarci a Lui con piena fiducia, come il lebbroso del Vangelo.

Meditazione

Dice il canto al Vangelo che «Gesù annunciava il vangelo del Regno, e guariva ogni sorta di infermità nel popolo». E san Luca, da parte sua, nel brano di oggi, sottolinea: «folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie». Quanta forza di irradiazione constatiamo nelle persone che portano in sé un riflesso di Dio! E come doveva essere la persona di Gesù Cristo! Il lebbroso intuisce la grandezza dell’uomo che incontra e non esita a porre in gioco tutte le sue energie per ottenere la grazia di cui ha bisogno. Impressiona seguire il fatto di oggi, come lo descrive san Luca, che ci mostra l’uomo affetto da lebbra che si getta ai piedi di Gesù, nonostante la sua sofferenza fisica, e lo prega. Ed è altrettanto emozionante seguire l’agire di Gesù: «stese la mano e lo toccò dicendo: Lo voglio, sii purificato!». Lo tocca! Non solo non teme affatto di avvicinarsi a quell’uomo, allontanato da tutti, in quanto contagioso; ma i suoi gesti esprimono un’autorità superiore. E le parole: «Sii purificato!» esprimono un comando, non è un semplice desiderio. Abbiamo compreso chi è Gesù Cristo e lo riconosciamo veramente presente nella nostra vita? Questo inizio di anno ci offre una grande opportunità di impostare bene il nostro cammino. Il libro della nostra vita si è aperto su una pagina nuova, in bianco; dipende solo da noi scrivervi parole di superficialità o di donazione, di mediocrità o di generosità, di apatia o di amore vero. Come avremo la forza, la capacità di scrivervi un vero poema di amore? Non ci deve sfuggire quell’ultima frase del Vangelo di oggi: «Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare». Ecco il segreto della forza che irradia la persona di Gesù! La sua unione con Dio, la comunione col Padre suo. Ed ecco anche la forza della nostra vita: la preghiera assidua e sincera, che ci permette di incontrarci con Dio e trovare in Lui la vita, come sperimentò san Giovanni apostolo, che nella sua lettera esclamava: «Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita». Dio può guarire profondamente le nostre infermità e quelle dei nostri fratelli.

Preghiera

Sostieni sempre, o Padre, la tua famiglia nell’impegno delle buone opere; confortala con il tuo aiuto nel cammino di questa vita e guidala al possesso dei beni eterni, per Cristo Nostro Signore.

Agire

Cercherò le occasioni per ritirarmi in luoghi solitari per pregare, nonostante i miei impegni.

Meditazione del giorno a cura di padre Paolo Cerquitella, LC, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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