L'evidenza del bene

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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ROMA, venerdì, 12 ottobre 2012 (ZENIT.org).

Lettura

Anche il Vangelo di oggi può inserirsi tra gli insegnamenti sulla preghiera: vi troviamo, infatti, un deciso invito a stringerci a Dio, ad avere fiducia nel suo amore per noi, a lasciare che Lui abiti la casa del nostro cuore affinché non sia abitata dal male. Non è anche questa la preghiera? Non è anche questo un entrare sempre più nella relazione personale, intima, con Lui? Dio non ha bisogno di giusti, ma di figli, che credano all’amore del Padre per loro!

Meditazione

Ascoltando il Vangelo di oggi siamo immediatamente colpiti dal fatto che il bene, anche se è evidente, non è riconosciuto. Gesù ha appena scacciato un demonio, eppure c’è chi manifesta scetticismo e sfiducia nei suoi confronti. “Il Regno di Dio è qui – afferma Gesù – perché scaccio i demòni con il dito di Dio. Come potrei scacciarlo se fossi alleato con Beelzebùl?”. Il discorso è effettivamente di una logica schiacciante, eppure anche noi, come quei tali che lo interpellano, urtiamo contro il muro della nostra sfiducia e incredulità. Ci serve sempre una prova! Il pensiero negativo, che sottilmente insinua in noi l’impossibilità del bene, è sempre prevalente. Siamo dispersi dalle nostre agitazioni inutili, dal nostro mormorare continuo, dal vivere le nostre giornate come un pesante susseguirsi di cose da fare, e così non ci accorgiamo delle meraviglie che Dio opera nella nostra vita. Proprio come la gente incredula di questo Vangelo. Credere a quel Dio che Gesù Cristo ci rivela, è difficile, perché è un Dio fuori dai nostri schemi. È un Dio compassionevole, che ci ama senza aspettarsi da noi nessuna prestazione straordinaria, che non vuole altro se non il poter riversare su di noi il suo amore. Convertirci a questa logica, aprirci per accogliere questo amore gratuito, permettere che sia Lui ad agire in noi, senza indurirci nei nostri sforzi impossibili, questo è quanto il Vangelo odierno ci vuole insegnare. L’invito di Gesù è proprio quello di vivere da uomini liberi, da risorti! Questo ci è possibile grazie al dono dello Spirito Santo, consegnatoci da Gesù risorto. Lo crediamo? Ecco la sfida, ecco la conversione! Aprirci al bene che abbondante agisce nella storia e accorgercene per testimoniarlo, non per criticare gli eventi, o guardarne tristemente l’evolversi! A questo Sommo Bene possiamo legarci e rinnovare la nostra alleanza; così abiterà in noi quella forza, quella Grazia, quel sale che rende credibile, autentico, semplicemente bello, il nostro essere cristiani!

Preghiera

«Fa’ che vediamo, Signore, i cieli opera delle tue dita. Schiudi ai nostri occhi il sereno oltre la foschia in cui li avvolgesti» (Sant’Agostino, Confessioni, XIII,15,17).

Agire

A fine giornata annoterò le meraviglie che Dio ha operato oggi con me, guardando anche ciò che può apparirmi cupo e gravoso, con gli occhi della fede!

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane della Comunità Santi Quattro Coronati a Romatratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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