"Siate certi della preghiera dei vostri fratelli martiri"

Il videomessaggio di Benedetto XVI al Congresso nazionale della Chiesa cambogiana

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Riportiamo di seguito la traduzione italiana del videomessaggio di papa Benedetto XVI inviato ai delegati del Congresso nazionale della Chiesa cambogiana sul tema Il Vaticano II e la Chiesa, svoltosi a Phnom Penh dal 5 al 7 gennaio.

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Cari fratelli e sorelle della Cambogia!

È una grande gioia per me unirmi a voi con la preghiera e con il cuore, e potervi porgere il mio cordiale saluto mentre siete riuniti attorno ai vostri pastori per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e il ventesimo anniversario del Catechismo della Chiesa Cattolica. Auspico che la traduzione in lingua cambogiana dei documenti conciliari e del catechismo, che riceverete in questa occasione, vi permetta di conoscere meglio l’insegnamento della Chiesa e di crescere nella fede.

In questo Anno della fede, vi invito a tenere il vostro sguardo fisso sulla persona di Gesù Cristo che è all’origine e al termine della nostra fede (cfr. Eb 12, 2) e a riaffermare che Egli è Buona Novella per il mondo di oggi. È in Lui che gli esempi di fede che hanno segnato la nostra storia trovano la loro piena luce. Così, ricordando il periodo di sconvolgimenti che ha fatto precipitare il vostro Paese nelle tenebre, vorrei sottolineare quanto la fede, il coraggio e la perseveranza dei vostri pastori e di tanti vostri fratelli e sorelle cristiani, molti dei quali hanno trovato la morte, sia una nobile testimonianza resa alla verità del Vangelo. E questa testimonianza è diventata un’inestimabile forza spirituale per ricostruire la comunità ecclesiale nel vostro Paese. Oggi, i numerosi catecumeni e i battezzati adulti mostrano il vostro dinamismo e sono un felice segno della presenza di Dio che agisce in voi.

Cari fratelli e sorelle, sull’esempio dell’Apostolo Paolo, vi esorto a «conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace» (Ef 4, 3). Siate certi della preghiera dei vostri fratelli e delle vostre sorelle il cui sangue è scorso nelle risaie! Siate lievito nella massa della vostra società, testimoniando la carità di Cristo verso tutti, intessendo legami di fraternità con i membri delle altre tradizioni religiose e camminando lungo le vie della giustizia e della misericordia.

Cari giovani, amici miei, che siete stati battezzati in questi ultimi anni, non dimenticate che la Chiesa è la vostra famiglia; essa conta su di voi per testimoniare la vita e l’amore che avete scoperto in Gesù. Prego per voi e vi invito a essere discepoli generosi di Cristo.

E voi seminaristi e sacerdoti cambogiani, siete il segno dei germogli della Chiesa che si costruisce. La vostra vita offerta e la vostra preghiera sono fonti di speranza, che siano anche un invito per altri giovani a donare la propria vita come sacerdoti secondo il cuore di Dio!

Missionari, religiosi, religiose, laici consacrati venuti dai cinque continenti, siate il bel segno della comunione ecclesiale attorno ai vostri pastori affinché la vostra fraternità, nella diversità dei rispettivi carismi, conduca molti di coloro che servite e amate con zelo a incontrare Gesù Cristo.

E a voi tutti che cercate Dio dico: perseverate e siate certi che Cristo vi ama e vi offre la pace!

<p>Amati fratelli e sorelle, pastori e fedeli della Cambogia, che la Vergine Maria, Nostra Signora del Mekong, nella sua umiltà e nella sua fedeltà alla volontà del Signore, vi illumini nel corso di questo Anno della fede. Siate certi che vi ricordo nella mia preghiera, e di tutto cuore vi imparto un’affettuosa Benedizione Apostolica!

[Traduzione dal francese a cura dell’Osservatore Romano]

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ZENIT Staff

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