In una intervista all’agenzia di stampa Interfax-Religion il Metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, ha indicato la firma del messaggio comune tra polacchi e russi avvenuto a Varsavia nel mese di agosto 2012, come l’evento più importante dell’anno.
Nel corso dell’intervista il Metropolita Hilarion ha sollevato la questione della necessità dell’insegnamento della teologia presso le università.
Il Metropolita ha comunicato che nel mese di dicembre 2012, il Santo Sinodo della Chiesa Russa ha istituito un gruppo di lavoro per l’insegnamento della teologia nelle università.
Hilarion ha sottolineato l’importanza di coordinare l’insegnamento della teologia tra le istituzioni religiose e le facoltà universitarie.
Quale passo per la continuazione del dialogo russo-polacco, è stata organizzata una conferenza internazionale sul tema “Il futuro del cristianesimo in Europa. Il ruolo delle chiese e dei popoli polacco e russo “, che si terrà il 17-19 giugno 2013 a Varsavia.
La conferenza è stata organizzata da KAI (Cattolica Agenzia delle Informazioni in Polonia) in collaborazione con il Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e l’Istituto per Europa centrale e orientale di Lublino.
Bisogna sottolineare che l’Istituto è nato per mostrare la storia e culturale dell’Europa centrale e orientale.
L’attività principale dell’Istituto è quello di condurre la ricerca scientifica, in particolare nell’analisi, culturale e sociale dell’Europa dopo il 1989.
Il dialogo e le buone relazioni tra Chiesa Cattolica Polacca e chiesa Ortodossa Russa hanno subito una svolta decisiva lo scorso 16 agosto 2012 a Varsavia, quando per la prima volta nella storia della Polonia, il Patriarca Kirill capo della Chiesa ortodossa russa ha incontrato le autorità cattoliche.
In quell’occasione il presidente della Conferenza Episcopale Polacca l’arcivescovo Jozef Michalik ha sottolineato che la Signora di Jasna Gora è la “Patrona del dialogo avviato tra la Chiesa cattolica in Polonia e la Chiesa Ortodossa Russa.”
Inoltre la Chiesa della Risurrezione di Cristo a Katyn è stata costruita su iniziativa di Kirill I.
Il 15 luglio 2012 Kirill I, diciassettesimo patriarca di Mosca e tutte le Russie, capo della Chiesa ortodossa russa, ha benedetto questa chiesa che si trova alle porte del Cimitero Memoriale, parte dello stesso cimitero dove sono stati sepolti gli ufficiali polacchi uccisi dalla polizia segreta sovietica NKVD.
Sopra uno degli altari laterali della nuova chiesa sarà posta l’immagine di Nostra Signora di Czestochowa.
Dopo la liturgia celebrata lo scorso 15 luglio nel luogo dove all’inizio del secondo conflitto mondiale, si consumò il tragico eccidio, il Patriarca Kirill I ha dichiarato che: “da oggi può iniziare una nuova era nelle relazioni tra le due nazioni”.
Il 3 novembre 2012 il Metropolita Hilarion ha ribadito l’importanza dell’accordo tra il Patriarcato di Mosca e la Conferenza Episcopale Polacca.
In questo contesto è interessante ricordare la visita a Jasna Góra, nel santuario della Madonna Nera di Czestochowa, dei monaci russi di un convento nei pressi di Ostashkov, avvenuta il 24 settembre 2009.
Al momento della preghiera mariana denominata “Appello di Jasna Góra”, nella Cappella della Madonna, la delegazione della Chiesa Ortodossa Russa era guidata da Arkadij Gubanow, Priore del Monastero Ortodosso di San Nil a Stolobienskoje, zona di Twer.
Durante la preghiera, l’Arcivescovo Metropolita di Czestochowa, Sua Ecc. Mons. Stanislaw Nowak, e padre Izydor Matuszewski, priore generale dei Padri Paolini custodi del Santuario, consegnarono una copia dell’Icona della Madonna Nera di Czestochowa alla delegazione della Chiesa Ortodossa Russa.
“Questa Santa Icona della Madonna Nera è un segno della nostra vicinanza spirituale, e anche un simbolo dei due polmoni dell’Europa, Orientale e Occidentale, come insegnava il Servo di Dio Giovanni Paolo II”, disse mons. Nowak alla consegna dell’icona.
E’ utile ricordare che già nell’agosto del 1991, nel corso della VI Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi a Jasna Góra, su invito di Giovanni Paolo II, ci fu la partecipazione per la prima volta dei giovani dall’Europa Orientale e dalla Russia.