Lettura
Giovanni il Battista era più che un profeta; la sua missione era quella di preparare il cammino dinanzi a Colui che doveva venire, l’Atteso dalle genti. Era la voce che indicava l’avvento del Messia, del Salvatore; quel Salvatore che gli angeli, festosi, hanno cantato nella notte di Natale. Siamo invitati, attraverso le letture di questi giorni, a prendere coscienza del dono immenso di Dio.
Meditazione
In un’omelia pronunciata durante una visita pastorale ad una parrocchia di Roma nel 2011, il Santo Padre ha commentato questo episodio del Vangelo con queste parole: «Chi è dunque quest’uomo, chi è Giovanni Battista? La sua risposta è di un’umiltà sorprendente. Non è il Messia, non è la luce. Non è Elia tornato sulla terra, né il grande profeta atteso. È il precursore, semplice testimone, totalmente subordinato a Colui che annuncia; una voce nel deserto, come anche oggi, nel deserto delle grandi città di questo mondo, di grande assenza di Dio, abbiamo bisogno di voci che semplicemente ci annunciano: “Dio c’è, è sempre vicino, anche se sembra assente”. È una voce nel deserto ed è un testimone della luce; e questo ci tocca nel cuore, perché in questo mondo con tante tenebre, tante oscurità, tutti siamo chiamati ad essere testimoni della luce»(Benedetto XVI, Omelia, 11 dicembre 2011). Sì: il messaggio di Giovanni Battista è attuale anche oggi: «in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete…». Entriamo allora con coraggio nel mistero dell’amore incommensurabile di Dio che si protende verso di noi, verso l’uomo di tutti i tempi. Come? Ascoltando le voci di coloro che ce lo indicano presente: le voci delle cerimonie liturgiche della Chiesa; la voce della Parola di Dio; la voce interiore dello Spirito Santo che ci parla e ci invita a prostrarci dinanzi all’Eucaristia come i pastori alla grotta di Betlemme; la voce che si manifesta nei fatti che ci accadono o attraverso le persone che ci accompagnano. Allora potremo offrire, come Maria e Giuseppe, una luce nuova a questo mondo così spesso immerso nelle tenebre; una luce che purifica e rischiara, una luce che conforta e sostiene, che rallegra profondamente tutti coloro che si avvicinano ad essa, una luce che è pace vera del cuore.
Preghiera
Rafforza la fede del tuo popolo, o Padre, perché creda e proclami il Cristo tuo Figlio, vero Dio e vero uomo nato dalla Vergine Madre. In questa fede confermaci nelle prove della vita presente e guidaci alla gioia senza fine, per Cristo Nostro Signore.
Agire
Cercherò di approfondire l’unione con Dio in questi giorni festivi, mediante la preghiera e piccole giaculatorie: “Grazie, Gesù, per tutti i tuoi doni e per la tua presenza in mezzo a noi”; “a te mi affido”; “a te affido queste persone”; “Signore, accompagnaci, aiutaci!”.
Meditazione del giorno a cura di padre Paolo Cerquitella, LC, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it