Un cerchio di amicizia tra diverse Chiese, persone e comunità

Il Patriarcato di Mosca ai giovani di Taizé: “Solo dall’amicizia fedele con Cristo, deriva la fiducia reciproca tra una moltitudine di persone”

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“Che i legami d’amore di Cristo si allarghino e ci uniscano sempre di più”. E’ questo l’augurio del Patriarcato di Mosca ai giovani pellegrini di Taizé secondo le parole di Hilarion, Metropolita di Volokolamsk, Presidente del dipartimento delle relazioni ecclesiali esterne del Patriarcato di Mosca. Di seguito il testo integrale del messaggio:

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Caro frère Alois!
Cari fratelli e sorelle!

Vi saluto cordialmente a nome di sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Cirillo e vi invio ogni augurio in occasione della grande festa della natività di nostro signore Gesù Cristo. Secondo la tradizione, gli incontri europei dei giovani che si susseguono ogni anno in differenti città, sotto l’egida della comunità monastica di Taizé, si svolgono nel periodo di Natale e della fine dell’anno.

Per il cristiano questo tempo è ricolmo della particolare gioia del compimento della promessa di Dio: il Signore nasce a Betlemme affinché i figli degli uomini divengano figli di Dio. Nel bambin divino Gesù Cristo, riceviamo il dono dell’adozione filiale, la via della divinazione si apre davanti a noi, quella della nostra trasfigurazione ad immagine e somiglianza della gloria di Dio, che inizia durante la nostra esistenza terrestre e si prolunga poi nell’eternità.

Per questo l’apostolo san Giovanni il Teologo esclama: «Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.» (1Gv 3,2).

Queste parole dell’apostolo consolano i cuori e rinforzano in noi la fede che, in questo mondo che cambia rapidamente e costantemente abbiamo un punto di speranza: nulla potrà toglierci l’amore di Dio. Come cristiani sappiamo che la fine della nostra vita terrestre non sarà una disintegrazione nel nulla ma piuttosto ci introdurrà in un oceano infinito di gioia perfetta.

Una nozione chiave della Bibbia è quella di alleanza che può significare unione, contratto e persino matrimonio. I profeti ripetono infaticabilmente la fedeltà immutabile: «Riconosci dunque il Signore, tuo Dio: egli è Dio, il Dio fedele, che mantiene l’alleanza e l’amore con coloro che lo amano.» (Dt 7-9)

In realtà, la parola stessa alla radice del nostro «amen», «verità», designa, nell’uso biblico la fedeltà dell’amore, la giustizia, l’autenticità, la veridicità di Dio, che non lascia mai senza risposte ne abbandona coloro che a lui sono fedeli. L’uomo è invitato a rispondere attraverso la sua fede e la sua fedeltà a questa fedeltà di Dio, ecco perché nella Bibbia queste idee sono identiche! La fede gioca un ruolo chiave nella vita spirituale, senza di essa la religione si trasformerebbe in un moralismo triste, uno sterile ritualismo o un fenomeno sociale.

Come leggiamo nel libro del profeta Osea, Dio ci attrae con catene di tenerezza e ci lega con relazioni d’amore (Os 11,4). Il Vangelo rischiara ancora più profondamente il mistero della vita spirituale e ne parla attraverso la parola dell’amicizia: «Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.» (Gv 15,15) Nel suo senso più grande, essere cristiano è essere l’amico di Cristo, costruire e definire la sua vita con lui. Da un’amicizia fedele con Cristo, deriva la possibilità di una amicizia e di una fiducia reciproca fra le persone.

Non è affatto sorprendente che i primi cristiani spesso fra di loro si chiamavano «amici». (3 Gv 1-15). Attraverso il nostro solo sforzo umano, non possiamo costruire o raggiungere l’unità di tutti i cristiani. Ma, con l’aiuto di Dio, ci è dato di attirare in un cerchio di amicizia una moltitudine di gente delle diverse Chiese e comunità. Così, oggi noi possiamo davvero chiamarci reciprocamente amici. Che i legami d’amore di Cristo si allarghino e ci uniscano sempre di più.

Possa la vostra partecipazione all’incontro europeo annuale radicarvi più profondamente nel Cristo e rinsaldare la vostra fede (Col 2,7). Dio conceda una maggiore fede e fiducia fra le persone, nelle nostre vite, durante il nuovo anno. Che l’amore e la gioia di Gesù Bambino, venuto al mondo, ricolmi i vostri cuori. Che la benedizione di Dio rimanga sempre con tutti voi. Nell’amore del Signore.

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ZENIT Staff

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