Torna a suonare la "Sveglia francescana"

Domani l’iniziativa di evangelizzazione di strada lanciata dai frati studenti al Seraphicum

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È una evangelizzazione che si mette sui passi di san Francesco e che muove dall’esortazione di papa Bergoglio a “svegliare il mondo” quella portata nelle strade di Roma dalla Sveglia francescana, un gruppo di frati studenti del Seraphicum, appartenenti all’Ordine dei frati minori conventuali.

Il prossimo appuntamento sarà domani pomeriggio, sabato 13 dicembre, dalle ore 16 a san Marcello al Corso in piazza di san Marcello dove, in una città immersa nello shopping natalizio e sotto i venti di inchieste sul malaffare, i giovani frati porteranno il vero messaggio del Natale, attraverso canti, confessioni e adorazione eucaristica.

Si tratta della terza uscita ufficiale per la Sveglia francescana, nata tra le aule della Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” e con il desiderio di fare proprio l’invito di papa Francesco: “i religiosi devono essere uomini e donne capaci di svegliare il mondo”.

Non a caso hanno scelto come logo del gruppo una sveglia con all’interno il tau, simbolo appunto dei francescani, immagine adottata anche per il profilo Facebook che in pochi giorni ha oltrepassato i mille “Mi piace”.

Fra Andrew Hochstedler, fra Andrei Bejan, fra Rory Doyle, fra Stjepan Brcina, fra Paul Kiarie Njuguna e fra Elias Marswanian, emblema del carattere interculturale del Seraphicum e coadiuvati a seconda delle esigenze da altri frati-musicisti, giorno dopo giorno hanno messo a fuoco questo desiderio e, sotto la guida dei formatori del Seraphicum, hanno concretizzato l’idea di portare per le strade di Roma la loro testimonianza di fede attraverso la musica, la preghiera, il dialogo e la gioia dell’incontro.

Le precedenti esperienze, compresa la partecipazione alla giornata diocesana per la custodia del creato svoltasi il mese scorso, hanno attratto attorno a questi giovani frati tantissime persone, di ogni età, richiamate da una testimonianza del Vangelo così gioiosa e persino contagiosa tanto che in breve da spettatori si diviene protagonisti di quelle esibizioni.

Una condivisione che non passa solo attraverso note, canti e ritmi coinvolgenti ma anche dalla preghiera, dalle confessioni, dall’adorazione eucaristica, dal dono di frasi del Vangelo con le quali arricchire la propria vita.

Una fede giovane, fresca e vivace ma che è già ben radicata nei fondamenti teologici così come nelle parole dei successori di quel Pietro che ha fondato la Chiesa al cui servizio hanno deciso di dedicare la loro vita.

Per questo alle conoscenze acquisite con lo studio si sposa il messaggio della Chiesa che hanno conosciuto direttamente nel loro giovane cammino di cristiani, facendo tesoro dei suoi testimoni tra i quali san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e papa Francesco con il quale si avverte un legame particolare.

Per quel nome che riconduce al fondatore dell’Ordine, per i richiami ai valori del francescanesimo, per quegli stimoli a farsi evangelizzatori di un mondo al quale si guarda con l’entusiasmo proprio della giovane età.

Una evangelizzazione verso le periferie geografiche ed esistenziali che sta richiamando attenzioni da diverse parti d’Italia, sulla scia di quel canto sudafricano che intona una scelta di vita: We are marching in the light of God (stiamo camminando nella luce di Dio).

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Per vedere il video della Sveglia francescan cliccare qui

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ZENIT Staff

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