Preghiera e digiuno per la pace in Iraq

E’ l’invito che il Patriarca caldeo Sako ha rivolto a tutti i fedeli. C’è attesa intanto per il Sinodo della Chiesa caldea che inizierà il 24 giugno

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Il patriarca caldeo Louis Raphael I Sako ha invitato tutte le comunità caldee sparse in Iraq e nel resto del mondo a “dedicare la giornata del prossimo mercoledì 18 giugno al digiuno e alla preghiera per il ripristino della sicurezza e della stabilità in Iraq”. Nel comunicato diffuso per pubblicizzare l’iniziativa si legge che preghiera e digiuno “possono cambiare il cuore delle persone e incoraggiarle al dialogo e al rispetto reciproco, con la benedizione di Dio”.

Secondo quanto riferisce l’agenzia Fides, il Patriarca caldeo ha rivolto l’invito direttamente dagli Stati Uniti, dove si trova per la visita pastorale alle comunità caldee presenti in America del Nord. Riferisce sempre Fides che i vescovi hanno deciso di non annullare la riunione del Sinodo della Chiesa caldea in programma dal 24 al 28 giugno.

L’ordine del giorno del Sinodo era inizialmente focalizzato su questioni pastorali e giurisdizionali interne alla vita della Chiesa, come la scelta di nuovi vescovi per le sedi episcopali vacanti e l’unificazione dei rituali nelle celebrazioni liturgiche del battesimo e del matrimonio. Padre Albert Hisham, portavoce del patriarcato, ha spiegato tuttavia che “la nuova situazione creatasi in Iraq comporterà un cambiamento dell’agenda”. In queste ore, stando a quanto riferiscono alcune fonti dal posto, le forze governative irachene stanno ingaggiando pesanti scontri con le milizie sunnite dell’Isil (Stato islamico dell’Iraq e del Levante) che, nei giorni scorsi, hanno conquistato porzioni sempre più ampie del Paese.

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ZENIT Staff

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