Il cardinale Scola ordina 25 sacerdoti

Tra i nuovi presbiteri, la diocesi di Milano accoglierà un ex bancario, un ex grafico, un ex ferroviere e un ex assessore

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Sabato 7 giugno, alle ore 9, in Duomo, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola ordinerà 25 nuovi sacerdoti della Diocesi ambrosiana. Alla celebrazione parteciperanno, oltre ai familiari, gli amici, i fedeli delle parrocchie di origine e di quelle in cui hanno fino ad ora collaborato.

I futuri preti ambrosiani hanno un’età media di 30 anni e storie molto diverse tra loro. Il più giovane ha 24 anni, mentre due hanno superato i 50. C’è chi è entrato in Seminario subito dopo la maturità chi ci è giunto dopo essersi laureato, chi dopo aver compiuto significative esperienze professionali. «È una classe molto eterogenea – commenta il rettore del Seminario monsignor Peppino Maffi – ma unita dal forte desiderio di camminare insieme. In attesa che la vocazione sacerdotale dia i suoi frutti, li porto tutti nel cuore». Un grande varietà di percorsi e biografie, segno dei tempi e della straordinaria e sorprendente libertà dello Spirito.

Marco Frediani, 54 anni di Milano, il più anziano, è stato prima operaio in fabbrica, poi assistente sociale e monaco camaldolese. Il più giovane Francesco Solinas, 24 anni di Busto Arsizio, ha pensato al sacerdozio sin da piccolo e subito dopo la maturità è entrato in Seminario.

Ma nel gruppo dei futuri sacerdoti ci sono anche un ex grafico e disegnatore (Patrizio Croci, 53 anni, di Parabiago), un ex specializzando in ortopedia (Alberto Frigerio, 34 anni, di Carate Brianza), un ex bancario (Luca Rampini, 29 anni, di Pogliano Milanese), un ex ferroviere (Fabio Riva, 30 anni di Origgio)    

«La mia è quella che si definiva una volta una vocazione adulta. Io dico che è una vocazione che è venuta al momento giusto – spiega Attilio Borghetti, 42 anni, di Rho che prima di scegliere il sacerdozio ha esercitato per sette anni la professione di avvocato in uno studio milanese di diritto del lavoro -. Ho fatto una vita normalissima come quello di qualsiasi altro ragazzo, frequentavo la chiesa e l’oratorio ma non ho mai pensato di farmi prete. Durante gli anni dell’università mi ero anche allontanato un po’ dalla parrocchia, come capita a molti: la messa la domenica ma niente di più. Pensavo allo studio, ad affermarmi come professionista. Poi mi sono reso conto che quello che facevo, nonostante mi riuscisse anche bene, non mi dava le soddisfazioni che cercavo».

Un itinerario singolare è anche quello di Simone Maggioni, 33 anni, ex assessore a Castello di Brianza. «La mia scelta per il sacerdozio è la naturale conseguenza di una vita di fede e di servizio – racconta il futuro sacerdote -. Ho servito la mia piccola comunità in Brianza, da ragazzino come chierichetto, da adolescente come educatore e da adulto, attraverso un incarico civile. A 18 anni e tre mesi, dopo la maturità al liceo classico, sono stato probabilmente il più giovane consigliere comunale eletto in Italia quell’anno. Poi mi hanno assegnato l’assessorato alla cultura, ruolo che ho ricoperto anche nella successiva legislatura. Nel frattempo frequentavo la Facoltà teologica e proprio gli studi mia hanno portato ad approfondire la mia scelta di fede. Così a giugno del 2009 è scaduto il mio mandato e a settembre era già a Venegono sui bachi del Seminario».

Dopo la cerimonia di sabato, i preti novelli si metteranno al servizio delle comunità parrocchiali che sono state loro assegnata già ad ottobre e dove rimarranno per altri cinque anni seguendo il motto che hanno scelto: Come io ho amato voi (Gv 13,34).

***

La celebrazione di sabato sarà trasmessa in diretta su www.chiesadimilano.it, Telenova2 (canale 664), Radio Mater. Radio Marconi trasmetterà l’Omelia dell’Arcivescovo lunedì 9 giugno alle 19. Foto e approfondimenti su www.chiesadimilano.it.

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ZENIT Staff

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