Il cardinale Scola domani alla Trinità, la "Chinatown" di Milano

L’arcivescovo di Milano celebrerà la Messa per ricordare il 50° anniversario della posa della prima pietra della Chiesa

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Domani, sabato 13 dicembre, l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, sarà in visita pastorale alla parrocchia SS. Trinità di via Giusti 25 a Milano, quartiere dove vive da tempo e soprattutto lavora una folta e radicata comunità cinese. Alle 18 celebrerà la Messa per ricordare il 50° anniversario della posa della prima pietra della Chiesa e al termine incontrerà i preti del decanato Sempione.

Qui il 90% degli esercizi commerciali è cinese, i cinesi che abitano e lavorano nel quartiere sono 1500 su un totale di 15mila residenti. Molte le altre etnie presenti. Per queste particolari caratteristiche, la comunità della SS. Trinità, pur trovandosi in una zona centrale della città, è una parrocchia di frontiera dove l’attenzione ai temi dell’integrazione è in cima ai pensieri del parroco, don Mario Longo.

“Qui ha sede la cappellania cinese della Diocesi: un sacerdote segue questa comunità e celebra alla domenica pomeriggio l’Eucarestia nella loro lingua. Associazioni organizzano corsi di italiano per cinesi e di cinese per italiani e si preoccupano dell’integrazione. La scuola di lingua e cultura per i ragazzi al sabato e durante l’estate vede più di 100 iscritti. In oratorio, frequentato ogni giorno da 350 ragazzi, si svolge un’integrazione reale tra giovani e adulti, uomini e donne, etnie differenti, perché qui non vivono solo cinesi ma anche cittadini di altre nazionalità, soprattutto filippini”.

Tra le attività parrocchiali ci sono anche un doposcuola in italiano e cinese, la scuola di musica in oratorio (dove si insegnano percussioni, pianoforte e canto) e le squadre di basket, calcio e pallavolo. Oltre naturalmente alle attività ordinarie di una parrocchia rivolte a tutti i fedeli, a prescindere dalle loro origini.

Ma non manca il lavoro pastorale con gli italiani: significativo che all’inizio della messa di domani il cardinale Scola ammetterà al catecumenato sei ragazzi italiani che non hanno ancora ricevuto il battesimo ma hanno chiesto di poter celebrare il Sacramento.

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ZENIT Staff

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