Ecco l'Agnello di Dio!

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Giovanni Battista, il precursore, e Giovanni Evangelista, l’apostolo, uniscono le loro voci nelle letture di oggi, insieme al salmista, per indicarci la presenza di Dio in mezzo a noi. Il Battista lo presenta come «l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!». Il discepolo “amato” di Gesù, autore della lettera, scorge nel dono del Figlio l’immenso amore del Padre: «Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!…». L’incarnazione del Figlio di Dio è l’evento centrale della storia della salvezza.

Meditazione

Fulton Sheen, grande vescovo americano morto nel 1979, in una famosa conferenza ebbe a parlare di “Gesù, l’unico personaggio preannunciato”. Egli spiegava che, quando una grande personalità di questo mondo, per esempio un capo di stato, vuole visitare un’altra nazione, si fa precedere da una ambasciata che studia tutti i dettagli e gli prepara il cammino. Ebbene, diceva lui, nel corso della storia, non esiste nessun caso, all’infuori di quello di Gesù Cristo, in cui si può dire che un grande personaggio sia stato preannunciato: né Giulio Cesare, né Napoleone, né molti altri grandi e illustri personaggi, neppure del mondo religioso, come Maometto, Confucio, Lao-Tse o Budda.  Invece, per Gesù Cristo c’è stato un precursore e, prima di lui, vari altri annunciatori del Messia che sarebbe venuto. Persino nel mondo pagano pulsava un profondo sentimento di attesa imminente di un liberatore; la vecchia religiosità politeistica greco-romana non colmava più le aspirazioni di un’umanità contaminata dal peccato e dalla corruzione. Allora ciò costituisce un motivo in più per comprendere che Gesù Cristo è veramente, come diceva Fulton Sheen, colui che ha rappresentato lo spartiacque della storia, divisa in storia anteriore a Lui e posteriore alla sua venuta. I testi delle letture di oggi ci indicano questa gioiosa realtà. Anzi, Giovanni Battista chiama Gesù l’agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! È un’espressione forte che i contemporanei di Giovanni avranno recepito con sorpresa: significa una presenza unica di Dio in mezzo al suo popolo. Sì, Lui è il “Dio con noi!”. Egli si presenta come un mite agnello, destinato al sacrificio per la riconciliazione del popolo con Dio. Non ci stanchiamo di avvicinarci alla grotta di Betlemme in questi giorni per contemplare la meraviglia di Dio Onnipotente, che mostra tutto il suo amore nella debolezza del mite agnello di Betlemme.

Preghiera

Mio Dio, ti ringrazio per il dono della tua presenza silenziosa in mezzo a noi. Attraici a te, con la forza del tuo amore senza limiti che ti ha spinto a scendere dal cielo per noi!

Agire

Oggi cercherò di trovare un momento per una visita a Cristo Eucaristia, come fecero i pastori a Betlemme; oppure sosterò in preghiera dinanzi al presepe.

Meditazione del giorno a cura di padre Paolo Cerquitella, LC, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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