A tal riguardo la Corte costituzionale “afferma chiaramente che dei diritti inviolabili e delle libertà fondamentali «non può darsi una piena garanzia […] senza che sia stabilita una correlativa protezione costituzionale di quella relazione intima e privilegiata dell’uomo con se stesso che di quelli costituisce la base spirituale-culturale e il fondamento di valore etico-giuridico» (7) e che «la coscienza individuale ha rilievo costituzionale quale principio creativo che rende possibile la realtà delle libertà fondamentali dell’uomo e quale regno delle virtualità di espressione dei diritti inviolabili del singolo nella vita di relazione» «essa gode di una protezione costituzionale» (8). Queste considerazioni, essendo in gioco un bene così grande come quello della vita umana, rendono configurabile una sorta di «clausola di coscienza» da invocare sia a tutela di quel foro interno in cui risiede il patrimonio più intimo e prezioso dell’uomo (e che, in quanto tale, è inviolabile), sia a difesa di tutti quei comportamenti volti alla promozione del bene fondamentale e indisponibile della vita umana” (9).
* Il prof. Lucio Romano è dirigente ginecologo del Dipartimento di Scienze Ostetrico-Ginecologiche, Urologiche e Medicina della Riproduzione all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e Vicepresidente del Movimento per la Vita (MpV). E’ autore, insieme a Maria Luisa Di Pietro, Maurizio P. Faggioni e Marina Casini, del libro “RU – 486. Dall’aborto chimico alla contraccezione d’emergenza” (Edizioni ART, Roma).
(1) Corte Costituzionale, Sentenza 18 febbraio 1975, n.27, Giurisprudenza Costituzionale 1975, I: 117-120
(2) Casini C., Casini M., Di Pietro M.L., La legge 19 febbraio 2004, n.40. “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita”. Commentario. Giappichelli: Torino, 2004.
(3) La letteratura sullo statuto ontologico dell’embrione, con le diverse posizioni antropologiche, è abbastanza ricca. Per un approfondimento: Comitato Nazionale per la Bioetica, Identità e statuto dell’embrione umano, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’Informazione e l’editoria, Roma, 1996; Palazzani L., Il concetto di persona tra bioetica e diritto, Giappichelli: Torino, 1996; Pessina A., Bioetica e antropologia. Il problema dello statuto ontologico dell’embrione umano, Vita e Pensiero: Milano, 1996, 6: 402-424; Pontificia Academia Pro Vita, Identità e statuto dell’embrione umano, Libreria Editrice Vaticana, 1998; Di Pietro M.L., Sgreccia E., Procreazione assistita e fecondazione artificiale tra scienza, bioetica e diritto. La Scuola: Brescia, 1999; Casini M., Il diritto alla vita del concepito nella giurisprudenza europea, CEDAM: Padova, 2001; Sgreccia E., Calabrò G.P. (a cura di), I diritti della persona nella prospettiva bioetica e giuridica, Marco: Cosenza, 2002; Serra A., L’uomo embrione. questo misconosciuto, Cantagalli: Siena, 2003.
(4) Casini, La legge 19 febbraio 2004, n.40 …, p.27
(5) Ibid., p.33
(6) Ibid., p.34
(7) Corte Costituzionale, Sentenza (16.12) 19 dicembre 1991, n. 476
(8) Ibid.
(9) Di Pietro ML, Casini M, Fiori A, Minacori R, Romano L, Bompiani A, Norlevo e obiezione di coscienza, Medicina e Morale 2003; 3: 411-455