INDAIATUBA, giovedì, 27 novembre 2008 (ZENIT.org).- Il Nunzio Apostolico in Brasile, monsignor Lorenzo Baldisseri, ha affermato che “la difesa e la promozione della vita è la sfida più grande del nostro tempo”.

Il Nunzio ha affrontato il modo in cui il Documento di Aparecida, risultato della V Conferenza Generale dell'Episcopato e del Caribe (maggio 2007), parla del tema della difesa della vita nell'omelia della Messa di apertura del Congresso Internazionale “Persona, cultura della vita e cultura della morte”, questo mercoledì a Itaici (Indaiatuba, San Paolo).

Secondo monsignor Baldisseri, il Documento di Aparecida “si struttura intorno al messaggio della Vita, il cui centro è Cristo”.

“Di fronte alle sfide del mondo contemporaneo, che sta perdendo la via della vita per intraprendere quella della morte, il Documento riafferma il Vangelo della vita e richiama la domanda di Tommaso: 'Come possiamo conoscere la vita?'. La risposta di Gesù è una proposta: 'Io sono la Via, la Verità e la Vita'”.

Il Nunzio ha affermato che il Documento “proclama la Buona Novella di Gesù Cristo che deve essere annunciata in ogni circostanza e soprattutto nel campo della dignità umana, della vita, della famiglia e dell'attività degli uomini”.

“Di fronte ai vari ostacoli presentati dalla cultura vigente, che molte volte mostra una vita senza senso, che ha come base il soggettivismo edonista e genera un mondo di esclusione e di morte, siamo invitati ad accogliere la proposta di vita portata da Gesù Cristo, venuto al mondo perché tutti 'abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza'”.

Contro la mentalità regnante, “che misura il valore della vita partendo da criteri di funzionalità, noi, come discepoli di Gesù Cristo, dobbiamo continuare a credere e a difendere la sacralità della vita umana, indipendente dalle condizioni o dallo stadio in cui si trova”.

“Anche la sofferenza, quando accolta in un atteggiamento di fede, può trasformarsi in una significativa esperienza di umanizzazione e favorire un vero incontro con il Signore”, ha avvertito.

Per il Nunzio, si deve ribadire “ancora una volta il carattere inviolabile e sacro della vita umana, che deve essere salvaguardato dal concepimento al termine naturale”.

“La difesa e la promozione della vita è la sfida più grande del nostro tempo – ha osservato –. E' la missione di tutta la Chiesa, e nel contesto latinoamericano e caraibico è un programma rinnovato che chiama a un impegno continentale di missione”.

Per questo, ha invitato a creare “una vera cultura della vita, in cui la persona umana, soprattutto quella più fragile e indifesa, possa essere rispettata e accolta nella sua intrinseca e originale dignità”.