Le istanze della Fede cristiana e le sfide della prassi pastorale

Pubblicato il nuovo numero di “Studia patavina”, la rivista della Facoltà teologica del Triveneto, dedicato al tema del dialogo interreligioso

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È uscito il nuovo numero di Studia patavina che dedica grande spazio a uno dei temi di maggiore attualità pastorale e sociale: il dialogo interreligioso. I sei articoli del focus che apre la rivista (n. 3/2012), dal titolo Il dialogo interreligioso. Le istanze della fede cristiana e le sfide della prassi pastorale, affrontano l’argomento sotto l’aspetto teologico e religioso,filosofico, sociologico e politico.

«Il Vecchio Continente – scrive il direttore di Studia patavina, prof. Giuseppe Mazzocato – è forse la parte del mondo ancora attardata su vecchi schemi di una laicità ormai tramontata e sterile. (…) Le inquietudini certo non mancano a riguardo della compatibilità di una visione democratica del potere con certe tradizioni religiose, ma proprio in merito a tale questione l’Europa laica dovrebbe riconoscere il cambiamento avvenuto nel cattolicesimo e capire che esso è avvenuto non per spirito di adattamento ma sotto la spinta di un’istanza teologica che gli è propria».

«La visione del mondo – prosegue il direttore – è mutata a seguito di una rinnovata concezione della chiesa e del servizio che essa deve rendere al mondo. (…) I mutati atteggiamenti non sono certo la risoluzione di tutti i problemi connessi al dialogo con i cosiddetti lontani, o con coloro che si dichiarano atei o agnostici e nutrono magari sentimenti di ostilità verso la chiesa. Non sono sufficienti certo per chiarire le tante questioni, sia teologiche che sociali e politiche, relative al rapporto con le altre religioni, tuttavia ne costituiscono la premessa ritenuta oggi necessaria, secondo lo spirito del Vaticano II».

L’assunzione di un atteggiamento dialogico da parte della chiesa cattolica nei confronti delle altre religioni, dunque, non obbedisce a ragioni di opportunità, ma a un’esigenza intrinseca alla fede cristiana. La radicalità del cambiamento di orizzonte teologico e le ragioni profonde che stanno alla base dei mutamenti sul piano pastorale sono trattate nell’articolo di Virgilio Sottana (La cristologia alla prova del pluralismo religioso. Questioni teorico-sistematiche nel dibattito recente); la complessità dell’azione pastorale odierna, ma anche la necessità che essa sia radicata nel cuore della fede cristiana sono al centro della riflessione di Giuliano Zatti (Identità di fede e testimonianza cristiana nel quadro pluralistico delle religioni. Semplici appunti di viaggio).

Dal punto di vista filosofico, Valerio Bortolin richiama la categoria classica dell’universalità (Quale universalismo per le religioni monoteistiche?), mentre Enrico Riparelli esplora tre diversi orientamenti del dialogo interreligioso proposti da alcuni pensatori del nostro tempo (Percorsi di dialogo interreligioso: R. Panikkar, E. Lévinas, P. Ricoeur). I contributi di Enzo Pace (Il dialogo interreligioso in un tempo di conflitti) e Giuseppe Manzato (Una geografia umana in mutamento), infine, illustrano il rilievo geopolitico delle religioni e le ambiguità a esso connesse.

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ZENIT Staff

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