Lettura
Siamo alla conclusione del Quarto Vangelo, di cui abbiamo letto nel tempo pasquale i discorsi di Gesù. Nella seconda parte del dialogo di Gesù Risorto con Pietro, dopo la triplice confessione di amore e l’affidamento definitivo della missione, inizia un nuovo cammino che porterà Pietro a glorificare Dio col martirio, come Gesù. Pietro si preoccupa del discepolo che Gesù amava, il testimone prezioso e veritiero che ci ha trasmesso questo Vangelo, ma Pietro non deve voltarsi indietro; la parola di Gesù è una sola: «seguimi».
Meditazione
Pietro ha appena ricevuto dal Risorto il mandato di pascere gli agnelli e le pecore del suo gregge, è naturale, perciò, che si preoccupi del giovane discepolo che Gesù amava in modo speciale. Nel Quarto Vangelo il suo nome non viene mai scritto, ma tutta la tradizione lo identifica con l’apostolo Giovanni. Erano andati insieme alla tomba di Gesù il mattino di Pasqua; nella notte della Passione questo discepolo aveva ottenuto che Pietro entrasse nel cortile del Sommo Sacerdote, e proprio lì Pietro aveva rinnegato il Signore. Durante l’Ultima Cena questo discepolo era stato particolarmente vicino al cuore del Maestro e lui solo era rimasto ai piedi della Croce con Maria, la madre di Gesù. Ambedue erano tra i primi apostoli chiamati da Gesù e nella vita della Chiesa apostolica saranno due punti di riferimento e rappresentanti di due tradizioni fondamentali. Questa pagina conclusiva del Vangelo giovanneo sottolinea l’unità e l’affetto tra i due apostoli, ma allo stesso tempo ricorda il primato assoluto di Cristo a cui tutti devono obbedire, Pietro per primo. La storia del rapporto terreno di Pietro con Gesù si conclude così come era iniziata: un «seguimi» che non ammette esitazioni, sia pure dettate dall’affetto per l’apostolo più giovane. Seguire Cristo senza riserve, anche quando «sarai vecchio e un altro ti porterà dove tu non vuoi», e l’unità tra tutti i discepoli sono il vero fondamento del cammino della Chiesa. Il racconto si conclude accennando a «molte altre cose compiute da Gesù», riprendendo parzialmente la conclusione del capitolo 20, quasi a conferma delle diverse scuole e tradizioni che hanno caratterizzato la vita della Chiesa fin dalle origini. Tutto però deve convergere nella sequela fedele di Gesù e nell’unità della Tradizione apostolica.
Preghiera
Vieni Santo Spirito, con tutta la ricchezza dei tuoi doni e con tutta la forza dell’amore divino che unisce coloro che sono lontani e trasforma in armonia la diversità dei doni. Guidaci verso la piena conoscenza della Verità, del Mistero di Gesù, perché sia sempre Lui l’unico Signore della nostra vita e di tuttala Chiesa.
Agire
Troverò un momento particolare di silenzio e di preghiera in preparazione alla festa di Pentecoste, per ascoltare il “seguimi” che il Signore Gesù tiene in serbo per me.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it