Le 50 famiglie di sfollati che lo scorso 4 giugno, in segno di protesta contro lo sgombero di alcuni appartamenti occupati nel quartiere romano di Torre Spaccata, si sono rifugiate nella basilica di Santa Maria Maggiore, hanno ricevuto ieri una gradita visita.
Un pulmino della cooperativa So.Spe., con a bordo una decina di bambini e Suor Paola, la religiosa divenuta popolare negli anni ’90 per la sua partecipazione ad alcune trasmissioni televisive, si è recato presso la Basilica. I volontari hanno distribuito aiuti alle circa 50 famiglie che si trovano all’interno dell’edificio sacro. Pane, merendine, biscotti, succhi di frutta che i più piccoli hanno accolto con sorrisi, ringraziamenti e abbracci.
“Siamo venuti a portare la nostra solidarietà per questo stato di cose che nella Città Eterna non dovrebbero succedere – ha dichiarato Suor Paola -. Spero che presto qualcuno si sensibilizzi e vi dia una casa, non è possibile che si possa dormire qui”. La religiosa si è inoltre complimentata con gli “occupanti” per la loro discrezione e per la natura pacifica dell’iniziativa. “Cercate di dire una preghiera”, è stato il suo invito nei loro confronti.
Nei giorni scorsi aveva parlato anche padre Angelo, parroco della Basilica. “Siamo in contatto con il Comune per aiutare queste famiglie a trovare una soluzione. Si sta mobilitando anche la Caritas. Speriamo che il Comune risponda positivamente”. Ieri, dopo una preghiera che ha preceduto il congedo di Suor Paola e dei volontari di So.Spe., padre Angelo ha commentato: “Speriamo che la Madonna risolva qualcosa, perché gli altri non ci sono riusciti”.