"Figlio, conta su di me"

In occasione della festa di San Giuseppe, Mc Donald’s rende omaggio alla figura paterna. È l’ennesima multinazionale che propone modelli pubblicitari a favore di vita e famiglia

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La festa di San Giuseppe ha contagiato anche la multinazionale americana Mc Donald’s. La nota catena di fast food ha lanciato nella giornata di ieri un annuncio pubblicitario per onorare tutti i padri del mondo. Lo spot, che non è andato in onda in Italia ma solo in Spagna, si intitola “Figlio, conta su di me” e presenta come colonna sonora la canzone in voga “Count on me” dell’artista delle Hawaii Bruno Mars. È lapalissiano che le finalità dell’azienda sono squisitamente commerciali, ciò non toglie che in un periodo storico in cui la figura del padre e l’istituto familiare subiscono pesanti attacchi, un segnale di questo tipo rappresenta, al di là delle motivazioni che vi si celano, una felice nota in controtendenza.

È di questo parere anche Alfonso Mendiz Noguero, docente di Comunicazione Audiovisiva e Pubblicità presso l’Università di Malaga, e autore di un blog spagnolo di successo che si occupa di pubblicità. “La storia – spiega Mendiz Noguero – inizia con un uomo che sogna di essere un genitore, e che quasi muore di infarto il giorno in cui il suo sogno si trasforma in realtà”.

“All’inizio – prosegue il docente – la novità propone solo aspetti entusiasmanti: i primi passi del bambino sulla spiaggia, le prime lezioni di vita, le prime risate insieme”. Dopo di che, tuttavia, inizia una fase più problematica, quella adolescenziale. “I genitori assistono a un progressivo allontanamento del figlio”, rileva Mendiz Noguero. Le discussioni, le assenze da casa e i noti conflitti che ne conseguono. Ma non solo. “I genitori si accorgono della prima infatuazione del loro figlio. Da lontano – spiega il docente – lo vedono vacillare e gli offrono sostegno morale quando la fidanzata lo lascia”.

Lo spot si svolge in gran parte lungo una spiaggia, ed è proprio una metafora “marina” quella che usa Mendiz Noguero quando spiega che, ad un certo punto della pubblicità, “la marea cambia di nuovo”. Infatti, “il ragazzo si rende conto che i genitori sono sempre stati al suo fianco e che saranno sempre lì”. La pubblicità prosegue e fa vedere quando il giovane, ormai maturo, scopre il momento di lasciare il nido materno e perseguire una propria indipendenza.

Lo spot si conclude, infine, quando il ragazzo è “nello stesso posto in cui si trovava suo padre all’inizio della pubblicità”, ossia in una sala d’aspetto di un reparto d’ostetricia di un ospedale. È lì che di suo padre ne raccoglie il testimone, quando “comincia a tremare perché sta per diventare padre anche lui”. Si tratta quindi di una catena che si chiude in maniera emozionante.

La Mc Donald’s non è la prima multinazionale che ha recentemente deciso di proporre spot commerciali in cui vengono promossi la vita e dei modelli di famiglia naturale. ZENIT ha scritto, nelle settimane scorse, a proposito delle pubblicità di Unilever, Coca-Cola, Procter & Gamble. Segnali incoraggianti che riflettono le vere istanze dell’opinione pubblica.

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Per visualizzare la pubblicità di Mc Donald’s:

https://www.youtube.com/watch?v=qTiYEZP4WzI

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Federico Cenci

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