Lettura

La consegna del Padre Nostro ai discepoli è il dono più profondo di quella filiazione nuova che la presenza di Cristo ha reso e rende possibile ogni giorno nel cuore dell’uomo. 

Meditazione

Dio pronuncia la sua Parola ed Essa non torna a Lui senza avere prodotto nel mondo il cambiamento per cui è venuta. Dunque, la nostra libertà si misura ogni giorno con questa volontà di bene operativo che ci precede e ci eccede, e nella quale la nostra esistenza, se vive di questo riferimento al mistero di Cristo, alla sua volontà di bene, si colloca nel modo più obiettivo. La vera opera di Dio è la creazione di uomini nuovi, fratelli di Gesù Cristo e figli di Dio. Ora, l’uomo cristiano è caratterizzato dalla suprema dignità di essere figlio di Dio. E questa dignità si esprime in maniera insuperabile nella possibilità di recitare il “Padre nostro”, nella possibilità di esercitare, in Cristo, la stessa filiazione che lega Cristo a Dio. L’insegnamento del “Padre nostro” ci dice che questo è il dono più profondo di quella filiazione nuova che la presenza di Cristo ha reso e rende possibile, ogni giorno, nel cuore dell’uomo, per questa sua affezione continuativa. Il vertice di questa filiazione, di questa suprema confidenza, è che l’uomo può dire a Dio: “Padre”. Questo è il segno della liberazione definitiva dell’uomo, e nell’uomo, che solo Cristo ha operato. Questa filiazione ha una verifica esistenzialmente significativa ed impegnativa: che il cristiano sappia perdonare i fratelli come Dio perdona lui; sappia rimettere ai fratelli i propri debiti come il Signore rimette ogni giorno a lui i suoi debiti. Dunque, ancora una volta, in maniera significativa, è un insegnamento sul rapporto fede-carità che assume nella liturgia della Chiesa infinite sfaccettature. È difficile che esista una celebrazione eucaristica in cui in modo esplicito, attraverso le letture o le preghiere più significative, soprattutto il prefazio, non sia ricordato questo: non c’è fede senza carità e la misura della fede, di fronte a Dio, è la misura della carità nei confronti dell’uomo. 

Preghiera

O nostro Maestro, Gesù Cristo, che sei Via, Verità e Vita, fa’ che noi impariamo la sovraeminente scienza della tua carità. Manda il tuo Spirito Santo affinché ci insegni e ci suggerisca ciò che hai insegnato nel beneplacito del Padre. Illumina le nostre intelligenze a comprendere e a meditare le divine Scritture. Insegnaci a pregare degnamente, attentamente e devotamente con le parole dello Spirito divino.

Agire

Individuo nel Vangelo di oggi, la parola o le parole che più toccano il mio cuore e la mia vita, dicendo la verità di tutto me stesso, e tenterò in ogni modo di metterle in pratica.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it