I rintocchi di "Maria Dolens" per la pace

Storia della campana che accompagnerà il primo Angelus del 2015

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Il 1 gennaio saranno i rintocchi della campana “Maria Dolens”, dal Colle di Miravalle a Rovereto, a sottolineare il messaggio di pace lanciato da Papa Francesco in occasione della 48° Giornata Mondiale della Pace.  Durante il primo  Angelus del nuovo anno,  in un collegamento video con il Trentino, sarà lo stesso pontefice ad invitare i fedeli a fermarsi e ad ascoltare in silenzio quel suono che richiama alla pace.

Infatti questa campana ha una storia speciale. È stata ideata dal sacerdote roveretano don Antonio Rossaro, per onorare i Caduti di tutte le guerre e per invocare pace e fratellanza fra i popoli del mondo intero. Venne fusa a Trento il 30 ottobre 1924 col bronzo dei cannoni offerto dalle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale, battezzata col nome di “Maria Dolens” e collocata sul Bastione Malipiero del Castello di Rovereto.

A causa di alcuni problemi di suono fu rifusa  diverse volte. Il 31 ottobre 1965 venne portata a Roma e  benedetta in Piazza San Pietro, dal beato Paolo VI. Da allora è stata collocata, sul Colle di Miravalle nei pressi del l’Ossario di Castel Dante.  E ogni sera dal silenzio di quel colle, circondata dalla maestosa bellezza delle Dolomiti, con i suoi cento tocchi trasmette il suo messaggio di pace e fratellanza universale al mondo intero.  E anche le sue dimensioni sono davvero un record. Infatti è la più grande campana del mondo che suoni a distesa: con un  altezza  di 3.36 metri, un diametro di  3.21 metri,  e un ceppo che pesa 103 quintali.

“Credo che non serva sottolineare l’importanza di questa bella opportunità che riempie di gioia Rovereto e tutto il Trentino – spiega  Tiziano Mellarini assessore alla cultura della Provincia Autonoma di Trento – ma vorrei comunque far presente che la scelta di papa Francesco è la più autorevole approvazione dell’approccio scelto dalla Provincia autonoma di Trento per ricordare il centenario della prima grande guerra. Un anniversario che deve saper parlare di pace, tolleranza, unione, capacità di superare le divisioni senza la violenza, il dolore e le atrocità che hanno spezzato milioni di vite. Dimenticarci della pace e del quotidiano impegno che essa richiede, significherebbe dimenticarci di ciascuno di loro”.

E proprio per riflettere sulle atrocità della guerra, la Fondazione Opera Campana dei Caduti, la scorsa estate ha promosso ad un pellegrinaggio lungo il Sentiero della Pace, sul fronte orientale e tra i luoghi simbolo della Grande Guerra. Un cammino tra le montagne del Trentino, sul tracciato della memoria, per raggiungere da lontano la Campana dei Caduti di Rovereto, simbolo della Pace nel mondo e della conciliazione quotidiana.  Così Maria Dolens, oltre ad essere il simbolo della tragedia della Grande Guerra,  diventa con i suoi cento rintocchi quel messaggio di Pace che dice mai più la guerra!

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Marina Tomarro

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