Sovrabbondanti di euforia, non esitano a definire ciò che gli è accaduto quest’anno “il nostro miracolo di Natale”. Sono James e Grace Slattery, coppia irlandese di Limerick, i quali nel maggio scorso sono diventati genitori di quattro gemellini. Coronazione di un sogno che assume ancora di più i contorni della straordinarietà, se si pensa che la coppia era reduce da quattro aborti spontanei.
La loro storia sta emozionando l’Irlanda e tutto il mondo anglosassone, essendo arrivata persino al di là dell’Oceano grazie all’eco fornita dal sito Life Site News. I due trentenni avevano provato per quattro anni ad avere un figlio, ma dopo i quattro aborti di fila subiti da Grace si stavano rassegnando all’idea che non avrebbero mai conosciuto la gioia della paternità e della maternità.
I medici che li stavano seguendo avevano lasciato ben poche speranze alla coppia, poiché l’infertilità era tale da rendere vano ogni altro tentativo naturale di concepire. Unica possibile soluzione che gli era stata prospettata consisteva nell’inseminazione artificiale, che i coniugi Slattery – lacerati dal dolore per la perdita di quattro figli nascituri – avevano però rifiutato.
Proprio quando la parola fine sembrava si stesse mestamente posando sopra la loro storia, è avvenuto l’imponderabile. Mamma Grace ha detto al Daily Mail che “eravamo pronti a rinunciare” al sogno, “quando tuttavia abbiamo ricevuto la notizia migliore di sempre”.
Ancora scottati dalle recenti esperienze, i due aspiranti genitori avevano accolto la gravidanza con grande cautela. Il giorno in cui si sono recati a fare la prima ecografia, non riuscivano ad abbandonare il pensiero che avrebbero appreso d’aver perso ancora un altro bambino. E invece è giunto l’annuncio più sorprendente. “Ci hanno detto che ero definitivamente incinta, che andava tutto per il meglio e che avremmo avuto quattro gemelli”, spiega Grace.
“Siamo andati via con un misto di emozioni”, prosegue la donna. I due coniugi, infatti, erano ben consci che quel momento sarebbe stato solo l’inizio di una nuova sfida da affrontare con fiducia ma anche con estrema delicatezza, in quanto – come detto loro dai medici – “di solito quattro feti non sopravvivono alla gravidanza”.
Le previsioni di una gravidanza difficile hanno subito trovato riscontro nella realtà. Ad una dei quattro gemellini, Amelia, era stata diagnosticata un’ernia congenita nel diaframma. La bambina aveva bisogno di un intervento chirurgico d’urgenza appena dopo la nascita, ma l’idoneità per la proceduta dipendeva dal suo peso. Senza quell’intervento – l’avviso dei medici ai genitori – la bambina avrebbe vissuto solo per poche ore.
Il fatto che Amelia fosse la più grande dei quattro nascituri ha consentito ai chirurghi di poterla operare. Operazione che è stata un successo e che ha regalato ai Slattery un miracolo nel miracolo. La bambina deve sottoporsi ora a controlli regolari, “ma lei è una piccola combattente”, commenta con orgoglio la mamma, che ha partorito i quattro bimbi alla 32esima settimana.
“Siamo molto felici che siano sopravvissuti” tutti e quattro, prosegue Grace. “Siamo molto felici insieme ai nostri quattro miracoli”, che hanno il volto pasciuto e felice dei piccoli Amelia, Mollie, Lucas e Lily-Grace. Quattro gioie per due entusiasti genitori. “Non avevo mai abbandonato il sogno che ciò sarebbe potuto accadere”, confida ancora la neo mamma.
La lieta notizia è foriera, oltre che di gioia, anche di responsabilità. I piccoli consumano in tutto circa 35 pannolini al giorno e ognuno di loro mangia tre pasti al giorno e beve due biberon di latte. “Sicuramente ci tengono molto occupati”, spiega Grace. Che aggiunge: “Per sette anni ho fatto la baby sitter, ma niente avrebbe mai potuto prepararmi a questo”. La coppia ammette che si tratta di “un lavoro duro”, ma che vale la pena compiere in funzione di quattro figli ognuno dei quali è un inno alla vita.
Con la casa inebriata dall’atmosfera natalizia e dalla vivacità dei suoi pargoli, Grace rivolge infine un invito alle donne che si trovano nella stessa condizione in cui è passata anche lei: “Voglio incoraggiarle a continuare a crederci; se noi avessimo rinunciato, non avremmo avuto i nostri quattro bambini”.