La Sacra Famiglia di Nazareth, che si reca al tempio di Gerusalemme in obbedienza alla legge mosaica, potrebbe essere immaginata come anonimamente dispersa in mezzo a mille altre famiglie, invece, “non passa inosservata”.
Durante l’Angelus odierno papa Francesco ha commentato il Vangelo del giorno (Lc 2,22-24), che narra come “Simeone e Anna, mossi dallo Spirito Santo, si avvicinano e si mettono a lodare Dio per quel Bambino, nel quale riconoscono il Messia, luce delle genti e salvezza d’Israele”.
Si tratta, ha detto il Papa, di “un momento semplice ma ricco di profezia: l’incontro tra due giovani sposi pieni di gioia e di fede per le grazie del Signore; e due anziani anch’essi pieni di gioia e di fede per l’azione dello Spirito”.
Un incontro del quale l’artefice è Gesù, “Colui che avvicina le generazioni”, i “giovani” agli “anziani”, la “fonte di quell’amore che unisce le famiglie e le persone, vincendo ogni diffidenza, ogni isolamento, ogni lontananza”.
Ancora una volta, il Santo Padre ha sottolineato quanto sia importante “la presenza dei nonni” ed il loro “nelle famiglie e nella società”.
Secondo il Papa, un “buon rapporto tra i giovani e gli anziani è decisivo per il cammino della comunità civile ed ecclesiale”. Menzionando l’esempio dei ‘nonni evangelici’ Simeone ed Anna, Francesco ha chiesto ai pellegrini giunti in piazza San Pietro di salutare “con un applauso, tutti i nonni del mondo”.
La Sacra Famiglia di Nazareth, ha aggiunto Bergoglio, trasmette un “messaggio di fede”, poiché, essendo “centrata su Gesù”, in essa “Dio è veramente al centro”.
È proprio la fede che può dare grande forza alle famiglie di oggi, anche nelle “prove difficili”, come accadde per la Sacra Famiglia con l’“evento drammatico della fuga in Egitto”.
Il Bambino Gesù, accompagnato da sua Madre Maria e da San Giuseppe, irradia “luce di misericordia e di salvezza per il mondo intero, luce di verità per ogni uomo, per la famiglia umana e per le singole famiglie”.
Essi rappresentano “un’icona familiare semplice ma tanto luminosa” ed incoraggiano “ad offrire calore umano in quelle situazioni familiari in cui, per vari motivi, manca la pace, manca l’armonia, e manca il perdono”.
Il Santo Padre ha esortato a non far mancare “concreta solidarietà” alle “famiglie che stanno vivendo situazioni più difficili per le malattie, la mancanza di lavoro, le discriminazioni, la necessità di emigrare”, chiedendo per loro una preghiera.
A seguito dell’Angelus, papa Francesco ha rivolto un pensiero “ai passeggeri dell’aereo malese scomparso mentre era in viaggio fra Indonesia e Singapore, come pure ai passeggeri delle navi in transito nelle ultime ore nelle acque del mare Adriatico coinvolte in alcuni incidenti”.
Il Papa ha manifestato vicinanza “con l’affetto e la preghiera ai familiari e a quanti vivono con apprensione e sofferenza queste difficili situazioni e a quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso”.
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