Scomparso il gesuita Giuseppe Pittau, "esemplare ministro di Dio"

Papa Francesco esprime il suo cordoglio per la morte del missionario, vissuto per decenni in Giappone, avvenuta ieri a Tokyo ad 86 anni

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Un “esemplare ministro di Dio vissuto per la causa del Vangelo”. Così Papa Francesco ricorda l’arcivescovo Giuseppe Pittau, il suo confratello gesuita, missionario per decenni in Giappone, che si è spento ieri a Tokyo, ad 86 anni. In un messaggio al preposto generale della Compagnia di Gesù, padre Adolfo Nicolàs, il Pontefice rievoca la grande figura del religioso di origine sarda, sottolineando in particolare “il suo generoso apostolato missionario in Giappone” e l’impegno come rettore dell’Università Sophia di Tokyo e dell’Università Gregoriana a Roma. Tra gli incarichi svolti, il gesuita fu anche segretario della Congregazione per l’Educazione cattolica dal 1998 al 2003.

Nato a Villacidro in Sardegna, nel 1928, padre Giuseppe Pittau nel 1945 scelse di entrare nella Compagnia di Gesù, frequentò il seminario di Cuglieri in Sardegna e poi trascorse il suo noviziato tra Ariccia e Cuneo. Terminato il noviziato, fu inviato dai suoi superiori a studiare nell’Università di Barcellona in Spagna dove si laureò in filosofia nel 1952.

Lo stesso anno la Compagnia di Gesù lo inviò in Giappone dove rimase per ben 29 anni. Dopo la difficoltà dei primi tempi, soprattutto per l’approccio con la nuova lingua, il missionario ricevette l’incarico di insegnare inglese e morale sociale in una scuola media giapponese. Nel 1956 andò alla Sophia University di Tokyo dove, nel 1959, si laureò in Teologia.

Nello stesso anno, a marzo, fu ordinato sacerdote; quindi parti per 3 anni all’Università di Harvard a Boston negli Stati Uniti per conseguire il dottorato di ricerca in Scienze Politiche. 

Rientrò poi in Giappone nel 1962 per insegnare nella Facoltà di Diritto della Sophia University. Dal 1968 al 1981 assunse l’incarico di Rettore della stessa Università, diventando il primo straniero a ricoprire tale carica. Al contempo svolse il ruolo di provinciale dell’Ordine dei Gesuiti.

Nel 1981, Pittau fu chiamato a Roma da Giovanni Paolo II che lo conobbe durante il suo viaggio apostolico in Giappone nel febbraio di quell’anno. Il Pontefice polacco lo nominò coadiutore del padre Paolo Dezza, delegato pontificio per la Compagnia di Gesù. Il sacerdote per due anni viaggiò per il mondo per visitare le diverse case dei Gesuiti, cercando di mantenere la Compagnia di Gesù nel solco tracciato da sant’Ignazio, nella fedeltà all’insegnamento della Chiesa e nell’obbedienza piena e totale al successore di Pietro.

Pittau svolse questo servizio per la Compagnia fino allo svolgimento della 33° Congregazione generale del settembre 1983, al termine della quale venne eletto come nuovo preposito generale l’olandese padre Kolvenbach, di cui padre Giuseppe divenne consigliere generale e nello stesso tempo assistente per l’Italia e l’Asia orientale.

Nel 1984, fu insignito dall’Imperatore giapponese della più alta onorificenza: l’Ordine del Crisantemo, l’emblema del Sol Levante. Dal 1992 al 1998 fu chiamato a dirigere l’Università Gregoriana e da qui ricevette la carica di cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze sociali.

Nel 1998 fu designato da Giovanni Paolo II Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, incarico che ha ricoperto fino al 25 novembre 2003. Il 26 settembre 1998 fu ordinato arcivescovo titolare di Castro di Sardegna, mentre il 25 novembre 2003, all’età di 75 anni, abbandona la carica di Segretario della Congregazione, scegliendo di ritirarsi e tornare in Giappone per svolgere attività di vice parroco e d’insegnamento. 

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ZENIT Staff

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