Una barriera caduta

Riconciliarsi è gustare l’intimità con Dio e vale quanto la libertà

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C’era una persona – Mina racconta – che mi era cordialmente nemica. Mi sembrava impossibile perdonare tutto quello che mi aveva fatto.

Ma il vangelo, riscoperto in un modo così luminoso, era chiaro e deciso: “Se dunque presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va prima a riconciliarti con tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono”.  

Capivo che non potevo accostarmi all’Eucarestia se non ristabilivo con lei un rapporto di piena carità. Confessai a me stessa che mi costava ricucire quel rapporto. E poi non dipendeva da me quella situazione. Però il vangelo era inequivocabile: “Se tuo fratello ha qualcosa contro di te…”.

Quando poco dopo la incrociai, le andai incontro, le sorrisi, le diedi un bacio sincero. Mi accorsi che Gesù, dentro, aveva sciolto il dolore e persino il ricordo delle ingiustizie subite. È come se una barriera fosse caduta dentro di me.

Mi sentii più libera, un’altra persona. Le cose mi diventarono più facili. Era entrata in me la luce promessa da Gesù a chi lo ama nel fratello. Iniziò un nuovo periodo della mia vita, felice, fruttuoso e ricco di nuovi rapporti col prossimo e di una più profonda unione con Dio.

Riconciliarsi è gustare l’intimità con Dio e vale quanto la libertà.

Ciao da p. Andrea

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Andrea Panont

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