Sala affollata e clima da grandi eventi, il 9 dicembre scorso, presso la Protomoteca del Campidoglio in Roma, per la cerimonia di premiazione del Premio Personalità Europea 2014, indetto dal Centro Europeo per il Turismo Cultura e Spettacolo.
La manifestazione, giunta quest’anno alla sua 44a edizione, è stata realizzata con il patrocinio di Roma Capitale e il contributo della Fondazione Roma-Arte-Musei, braccio operativo in ambito artistico e culturale della Fondazione Roma, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele.
L’intento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche dell’Europa, affrontando i problemi collegati all’attuale difficile congiuntura economica e alle crescenti difficoltà di relazione tra i vari Paesi che geograficamente e politicamente fanno parte di questa grande realtà comunitaria.
Nel corso della cerimonia, il presidente del Centro Europeo Giuseppe Lepore ha consegnato l’ambito riconoscimento ad esponenti del mondo culturale, artistico, sportivo, del giornalismo e dello spettacolo che, secondo le motivazioni del Premio, “hanno raggiunto particolare apprezzamento da parte dell’opinione pubblica e dei media”.
Fra le celebrità premiate, si possono citare i nomi di Patty Pravo, Lando Buzzanca, Piera Degli Esposti, Elio Pandolfi e Gianni Rivera.
Oltre al presidente Lepore, hanno rivolto il saluto al pubblico dal tavolo dei relatori: Mons. Jean-Louis Bruguès, Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, e Daniela Porro, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e del Polo Museale di Roma. In particolare, il Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa, on. Domenico Rossi, ha motivato la sua presenza in rappresentanza del Governo come un doveroso segnale di attenzione nei confronti di un evento che promuove la cultura, unica chance di rinascita del nostro Paese.
Il Centro Europeo per il Turismo Cultura e Spettacolo si segnala, tra l’altro, nell’ambito della fitta rete di iniziative ed eventi che caratterizzano la sua attività, per una particolare attenzione rivolta al mondo cattolico. Ecco infatti le mostre e i convegni organizzati nel 2014: Vanvitelli segreto. I suoi pittori tra Conca e Giaquinto e la Cathedra Petri (Caserta, Palazzo Reale); I Papi della speranza. Arte e religiosità a Roma nel ‘600 (Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo); 2014 L’anno dei Papi Santi del Concilio (Campidoglio, Sala Pietro da Cortona).
Parimenti significativa, nella sala della Protomoteca, la presenza di esponenti del mondo cattolico ai quali è stato assegnato il Premio Personalità Europea 2014: Angelo Zema, responsabile di Roma Sette, supplemento di Avvenire; padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi; Francesco Durante di TV2000; frate Alessandro Giacomo Brustenghi, conosciuto con il nome d’arte di “Frate Alessandro”, che, nel 2012, ha inciso un album come tenore intitolato La voce da Assisi, distribuito da una delle principali major discografiche; Carlo Jovine, Primario Neurologo dell’Ospedale “San Giovanni Battista” dell’Ordine di Malta.
Al termine della manifestazione, abbiamo raggiunto il prof. Carlo Jovine per sentire dalla sua viva voce qualche riflessione sul significato del Premio a lui attribuito.“Più che alla mia persona – ha detto a ZENIT il prof. Jovine – credo che questo Premio costituisca un indiretto riconoscimento alle due alte istituzioni nelle quali ho l’onore di svolgere la mia professione: l’Ordine di Malta che, con il suo impegno internazionale nella missione di assistenza ai malati e ai bisognosi, onora il suo antico motto Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (“Testimonianza della fede e aiuto ai poveri”), e la Congregazione delle Cause dei Santi, l’organismo vaticano di cui sono perito ufficiale.
Lei, Prof. Jovine, ha fatto parte della Consulta medica che ha sancito la “inspiegabilità scientifica” del miracolo attribuito a Papa Wojtyla, ponendo le premesse della beatificazione. Quali sono, a suo avviso, le principali motivazioni per le quali le è stato conferito il Premio Personalità Europea 2014?
Le motivazioni del Premio parlano di “attività che hanno raggiunto particolare apprezzamento da parte dell’opinione pubblica e dei media”. Credo che abbia avuto un significativo apprezzamento, ai fini del conferimento del Premio, l’attività di conferenziere che ho iniziato a svolgere subito dopo la beatificazione di Karol Wojtyla. L’aver potuto analizzare, sotto il profilo medico, il miracolo del Papa Santo mi ha lasciato una sensazione di stupore e di profondo arricchimento. Un’esperienza che allarga la mia visione scientifica proiettandola in una dimensione più ampia, e che mi conferma che Fede e Scienza non sono in antitesi. A partire da quel momento, mi sono sentito in dovere di dare il mio umile contributo per diffondere la straordinaria visione che Giovanni Paolo II ha saputo esprimere anche in questo campo, con quel monumento spirituale e intellettuale che è l’Enciclica Fides et Ratio.
Lei ha fatto numerose conferenze sul tema. Che cosa ci può dire in proposito?
Posso dire che, in ragione del fascino che avvolge la figura di San Giovanni Paolo II, negli uditori si avverte sempre un’emozione palpabile. In particolare mi è rimasta impresso il convegno intitolato “Giovanni Paolo II: un percorso di santità”, svoltosi a Roma il 27 marzo 2014, che ha aperto di fatto le celebrazioni per la canonizzazione del grande Pontefice. Mi è rimasto impresso per due motivi: per la sede – la Chiesa Santa Maria Immacolata e San Giuseppe Benedetto Labre, nei pressi della piazza romana di San Giovanni, che ospita in permanenza il reliquiario in bronzo di Giovanni Paolo II contenente un’ampolla con il sangue del Santo – e per la qualità dei relatori: S.Em. Card. Camillo Ruini, il postulatore Mons. Slawomir Oder, e padre Boguslaw Turek della Congregazione delle Cause dei Santi. In quell’occasione ho presentato una relazione intitolata Scienza e Fede alla luce del miracolo, che è adesso scaricabile dal mio sito Internet www.carlojovine.net.