Per strada ho incontrato Margherita, una signora timida e discreta nei suoi rapporti con le persone.
La vedo percorrere con sollecitudine in senso inverso lo stesso marciapiede. Reggeva in equilibrio un cartone che conteneva la pizza da portare a casa.
Appena la incrocio, continuando a camminare, una battuta mi è subito fiorita sul labbro: “Margherita, è forse per me la “margherita” che hai in mano?”
La sua reazione come risposta, pur timida e riservata, è stata ovviamente negativa; era quella del resto che m’aspettavo. Ho notato che l’espressione “no, mi dispiace, se potessi, gliela darei volentieri”, l’ha pronunciata con un sorriso così garbato e rammaricato, che una mia sonora risata l’ha rassicurata: la mia voleva essere solamente una battuta scherzosa, un modo per salutare.
In quei due o trecento metri che dovevo ancora percorrere per arrivare a casa ho pensato: Che bel modo, Margherita, ha usato per dirmi di no. Un no detto con decisione, ma anche con quel sorriso rammaricato di chi mi avrebbe molto volentieri accontentato.
Quanti modi per dire di no al prossimo. Ho imparato che puoi anche negare quanto ti chiede, ma se glielo esprimi con amore, lui gradisce il tuo no come il tuo si.
Ciao da p. Andrea
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