La domanda l’ha posta mons. Santo Marcianò, Ordinario militare, rivolgendosi ai presenti stamane nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, in occasione della Festa della Madonna di Loreto, Patrona dell’Aereonautica Militare.
Nel corso dell’omelia, l’Arcivescovo ha ricordato che per affermare alcune verità c’è bisogno di profeti; i cristiani sono profeti e i militari sono profeti di pace perché “cercano di pronunciare parole di pace e fare opere di pace anche quando sono inseriti in contesti in cui predomina l’odio, la violenza, la guerra”.
Concetti che “molti non capiscono – ha aggiunto – e continuano a ritenere che siano proprio i militari a operare per la guerra, ad aggiungere violenza alla violenza… Ma i profeti, si sa, sono destinati a questa incomprensione”.
Secondo l’arcivescovo, “alla base della profezia della pace ci sono scelte coerenti e autentiche di giustizia, alle quali la famiglia dell’Aeronautica, con la sua attenzione formativa e comunitaria, non manca di preparare”. A questo proposito monsignor Marcianò ha sottolineato la capacità di “scrutare i segni del tempo in senso meteorologico e a valorizzare i germi di pace presenti nel cuore umano”.
L’Ordinario militare ha quindi spiegato come non è difficile associare agli angeli la missione dei militari dell’Aeronautica, perché “Angelo” significa, prima di tutto, “inviato” e si dice che nella Bibbia gli angeli prendano il nome dalla missione che sono inviati a compiere.
Inoltre, “l’angelo, nella Bibbia, è anche colui che viene inviato in posti difficilmente raggiungibili, in circostanze nelle quali Dio solo può agire; e non porta solo la parola ma anche cibo, aiuto, liberazione…”.
E gli aviatori sono inviati per compiere missioni talora realmente difficili, operano in situazioni che pochi riescono o vogliono affrontare, fondandovi su un coraggio e una dedizione capace di dimenticare loro stessi, i loro interessi, persino la famiglia e la loro stessa vita per la priorità del servire.
In questo contesto mons. Staglianò ha ricordato i piloti della Base Aerea di Ghedi, morti nel corso di un’esercitazione. L’arcivescovo ha concluso invocando Maria e, dinanzi alla bellissima Icona della Salus Populi Romani, ha chiesto alla Vergine di intercedere presso il Signore “affinché possiamo realmente divenire profeti e angeli di pace”.