Andrea Gagliarducci, vaticanista, è nel gruppo dei redattori del Portale della Famiglia, diretto da Salvatore Mazza. Il portale è stato lanciato con una conferenza in Sala Stampa vaticana nel 2013. ZENIT lo ha intervistato per fare un bilancio dei primi venti mesi di attività del sito.

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Come è nata l’idea di un portale sulla famiglia?

Ilportaledellafamiglia.it è legato al centro per la Famiglia di Nazareth, una Fondazione vaticana il cui progetto venne lanciato diversi anni fa da Giovanni Paolo II durante il Giubileo del 2000, ma poi non si concretizzò subito. Giovanni Paolo II benedì il plastico del progetto nel suo viaggio in Terrasanta del 2000, Benedetto XVI pose la prima pietra durante il suo viaggio in Terrasanta del 2009. Nel 2012, per volontà di Benedetto XVI, il progetto è ripartito,  e si è creata una Fondazione vaticana ‘ad hoc’ . La gestione del centro è stata affidata a Rinnovamento nello Spirito, che ha avuto anche l’idea di creare un portale di servizi dedicato solamente alla famiglia: della famiglia ormai si parla sempre ma in fondo non ne parla nessuno, e invece sarebbe importante darle attenzione.

Ilportaledellafamiglia.org, contiene varie sezioni: oltre alla sezione di notizie vengono offerti anche dei sostegni concreti?

Anche le notizie fanno parte della logica del servizio, ma il portale ha il duplice obiettivo. Uno è quello di segnalare tutto ciò che succede intorno alla famiglia nel mondo, dalla piccola iniziativa parrocchiale alle grandi leggi europee, passando per le parole del Papa e rispondendo alle domande che una serie di persone hanno sulla famiglia di oggi. L’altro è quello di raggiungere le famiglie attraverso una sezione chiamata ‘l’esperto risponde’, nella quale abbiamo il commercialista, l’esperto, l’avvocato, il Caf, l’esperto sulla scuola, che risponde alle domande specifiche di tutti coloro che scrivono e inviano delle domande.

Vi è anche una sezione di cinema, gestita dalla Commissione Nazionale Valutazione Film in cui ogni settimana vengono segnalati i film più family friendly, nei quali la famiglia ha un ruolo: un’iniziativa di servizio anche questa: cosa vedono le famiglie il fine settimana? Cosa vedere e cosa non vedere? Può sembrare una questione banale ma crea discussione. Poi vi sono una serie di convenzioni con alcune società di servizi che forniscono servizi sulla famiglia.

Tra gli obiettivi vi è anche quello di aiutare le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese: in che modo?

Innanzitutto con i consigli che vengono dati anche a livello di risparmio delle spese familiari sulle tasse, poi attraverso varie associazioni che forniscono servizi per le famiglie, ad esempio Coref, (Associazione Italiana dei Gruppi di Consumo Responsabile e Fraterno), che distribuisce i ‘Pacchi’ e permette alle famiglie di accedere ai beni primari a prezzi vantaggiosi. Ci sono una parte di servizi gratuiti e ci sarà una parte di servizi a pagamento. È un progetto che aiuterà anche molte famiglie a sentirsi di nuovo protagoniste della società. Quando Papa Francesco ha parlato al Parlamento Europeo di Strasburgo ha ricevuto 13 applausi, ma quello più scrosciante è stato dopo il discorso sul sostegno alla famiglia, segno che per il tema c’è al limite un interesse politico che non viene considerato mai.

Come è stata possibile la costruzione di questo sito?

Il progetto è frutto di un lavoro di gruppo. La sezione news, ad esempio, è frutto di una partnership di alcune testate cattoliche (korazym.org, Zenit, AsiaNews, Sir) . Poi c’è tutta la parte dei servizi, con una serie di convenzioni che si stanno sempre più ampliando. Per ora il portale è solo in lingua italiana, si spera di poterlo ampliare anche con altre lingue.

Quale importanza riveste questo portale in questo preciso momento che viviamo?

Noi siamo in un percorso sinodale tutto dedicato alla famiglia. Per questo un portale di informazione e servizi è una risorsa fondamentale per tutti, aiuta a capire a che punto è il dibattito in corso; inoltre permette di capire anche dal punto di vista personale oltre che pratico come vivere il contesto familiare.