Censis: il 60% degli italiani teme la povertà

L’Unione Nazionale Consumatori: “Dati sconcertanti. Consumi scesi dell’8% dal 2007 al 2013”

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Secondo i dati resi noti oggi dal Censis il 60% degli italiani ritiene che possa capitare a chiunque di finire in povertà. La spesa per generi alimentari delle famiglie italiane è diminuita nel periodo di crisi 2007-2013 del 12,9 in termini reali, contro una dinamica complessiva della spesa per consumi pari a -8%.

Il Censis conferma i dati resi noti nei giorni scorsi dall’Unione Nazionale Consumatori. La spesa per consumi delle famiglie residenti è scesa rispetto ai valori pre-crisi dell’ 8,05%, passando dai 985 mld del 2007 a 906 mld del 2013 (valori concatenati), con un crollo di 79 miliardi (79 mld). Anche a prezzi correnti la spesa è scesa in soli due anni, dal 2011 al 2013, di oltre 29 mld.

“Sono dati sconcertanti che dimostrano come sia questo il problema da superare se vogliamo uscire dalla drammatica crisi che stiamo attraversando. E’ la povertà, il timore di non farcela e l’incertezza per il futuro che hanno spinto le famiglie a smettere di consumare, mandando il tilt il sistema economico”, ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’unione Nazionale Consumatori.

“Quella che stiamo vivendo è una crisi di consumi. Per questo la priorità del Governo dovrebbe essere la riforma fiscale, una riforma che, in attesa che gli equilibri di bilancio possano consentire di far scendere la pressione fiscale, sposti la tassazione dagli italiani più in difficoltà a quelli che stanno meglio”, ha concluso l’avv. Dona.

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ZENIT Staff

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