Anba Antonios Aziz Mina, vescovo copto-cattolico di Guizhe, definisce “di grande portata storica” la conferenza organizzata dall’Università di al-Azhar “per condannare il terrorismo e l’estremismo di matrice islamica”. Il convegno presso l’Università del Cairo – considerata il più importante centro teologico dell’Islam sunnita – si conclude oggi, dopo che 700 studiosi e rappresentanti di istituzioni politiche, sociali e religiose provenienti da 120 Paesi.
Ne dà notizia l’agenzia Fides, alla quale Anba Antonios si rivolge per riflettere sul fatto che “è la prima volta che un’istituzione islamica così influente dice chiaramente che le teorie usate dai terroristi e dagli estremisti per giustificare le loro azioni violente con il Corano rappresentano una perversione dell’autentico Islam. Finora le istituzioni e le accademie islamiche erano state quasi sempre molto timide nel condannare tali derive. Le condanne arrivavano solo davanti a fatti terroristici eclatanti, e venivano di solito riferite al singolo atto violento. Adesso, viene presa di mira tutta l’ideologia malata che sta dietro le strategie dell’estremismo di marca islamista”.
Il Vescovo copto cattolico di Guizeh si sofferma sull’intervento di Paul Youssef Matar, Arcivescovo di Beirut del Maroniti: “L’Arcivescovo Matar – racconta Anba Antonios – ha parlato a braccio, concentrandosi su pochi concetti di importanza vitale. Ha chiesto a tutti i musulmani di avere oggi nei confronti dei cristiani almeno il rispetto manifestato nei loro confronti dallo stesso profeta Mohammad. Ha ricordato che per ogni sincero musulmano i cristiani, insieme agli ebrei, sono ‘gente del Libro’, e non possono essere considerati come membri di una minoranza da sottomettere o da maltrattare, e tantomeno come dei nemici. Inoltre ha invitato tutti i musulmani a unirsi, e a dare insieme il loro contributo indispensabile alla coesistenza pacifica”.