Gli alunni delle scuole pubbliche della Regione Veneto si apprestano a festeggiare il focolare domestico. La Giunta Regionale ha infatti istituito la Festa della Famiglia Naturale, che ricadrà l’ultimo giorno di scuola prima delle festività natalizie.
Viene così recepita la mozione della consigliera Arianna Lazzarini, della Lega, approvata dal Consiglio ad ottobre. Al fine di mantenere l’impegno richiesto dalla mozione, la Regione Veneto respinge inoltre “finalità e contenuti del documento standard per l’educazione sessuale in Europa, redatto dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)”.
Lo ha riferito l’assessore all’Istruzione, Elena Donazzan, la quale ha anche aggiunto che la Giunta attiverà “tutti gli strumenti a propria disposizione” per “contrastare l’efficacia e l’adozione nelle scuole venete” del documento dell’Oms. In un’intervista a ZENIT, la consigliera Lazzarini ha spiegato che molti genitori ritengono “aberrante” il documento in questione, poiché inculca “fin dall’asilo nido concetti come la masturbazione infantile precoce, il contatto fisico come espressione d’amore, il ‘gioco del dottore’, il diritto di esplorare le libertà di genere, l’abuso e la violenza sessuale, il sesso nei media, l’autostimolazione”.
La Lazzarini, dopo aver presentato la mozione, aveva deciso di scrivere al Papa per notificargli la sua iniziativa politica e gli obiettivi che questa si prefigge. Con un telegramma a firma di mons. Peter B. Wells, Assessore per gli affari generali della Segreteria di Stato, il Santo Padre le aveva risposto incoraggiandola a “perseverare nell’impegno a favore della persona umana, per l’adeguata tutela dei valori tradizionali e per il riconoscimento del proprio diritto all’educazione dei figli, secondo i valori cristiani”.