Famiglie penalizzate dalla legge di stabilità

Lo ritiene il Forum delle associazioni familiari, dopo l’approvazione alla Camera con voto di fiducia

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La legge di stabilità, approvata dalla Camera, penalizza la famiglia. La denuncia giunge dal Forum delle associazioni familiari, con un comunicato diffuso lunedì scorso.

“Il governo ha incassato l’ok della Camera sulla legge di stabilità ma per mettersi al riparo da imboscate ha dovuto fare un massiccio ricorso al voto di fiducia”, commenta Francesco Belletti, presidente del Forum. “L’annichilimento del dibattito politico è stato un ulteriore e ben chiaro messaggio che conferma come le famiglie non rientrano tra le priorità dell’esecutivo e che anzi la vera priorità è smantellare l’istituto familiare per dare la precedenza all’individualismo e all’assistenzialismo”.

Belletti stigmatizza il riconoscimento dei carichi familiari nell’assegnazione del bonus di 80euro, a cui si aggiunge lo snellimento delle procedure per il divorzio, “al punto da varare quello senza separazione (sempre rigorosamente, per decreto-legge e voto di fiducia) con la scusa di alleggerire il carico dei Tribunali”.

Ma non è tutto. Il presidente del Forum rileva inoltre che “al Senato sta correndo il ddl sul ‘divorzio breve’”. Pertanto Belletti sottolinea che “le poche misure ‘familiari’ risultano quasi insignificanti nel complesso degli interventi e insufficienti a migliorare la situazione delle famiglie, sempre più penalizzate dalle politiche e dagli interventi dei governi degli ultimi anni come dimostrano i più recenti studi in materia”.

Resta una logica di sole “elargizioni di emergenza” – aggiunge Belletti – per situazioni di bisogno “oggettivamente critiche”, ma “sulle quali manca la continuità del sostegno e la strategia politica di vedere la famiglia come risorsa”. Secondo il presidente del Forum “ancora una volta non ci sono politiche a misura dei diritti della famiglia, su cui costruire equità e sviluppo a partire dalla famiglia, ma, interventi effimeri, selettivi, e soprattutto affidati al buon cuore del governo nel gestire gli eventuali e marginali residui di bilancio”.

La richiesta del Forum è dunque che al Senato “si possa svolgere un rinnovato e concreto dibattito sugli interventi della legge di stabilità” e soprattutto – conclude Belletti – “che si torni a parlare di famiglia come primario motore di sviluppo del Paese e imprescindibile fattore di coesione sociale”.

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ZENIT Staff

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