Nella Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù, celebrata ieri in tutto il mondo, ong e attivisti in Pakistan hanno lanciato forti appelli al governo affinché presti maggiore attenzione ai ritmi e alle modalità operative in vigore nei mattonifici e nelle fornaci, verificando il rispetto delle norme sul lavoro e difendendo i diritti – violati – degli operai e della manovalanza, soprattutto femminile. Inoltre si è chiesto all’esecutivo di proteggere le lavoratrici domestiche e garantire la distribuzione dell’assegno di maternità attraverso l’applicazione delle convenzioni Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) che regolano le tutele dei lavoratori.
Il convengo, organizzato in concomitanza con la Giornata internazionale, si è svolto a Faisalabad, nel Punjab, e ha dedicato particolare attenzione alla condizione della donna, come riferisce l’agenzia Asia News. Tema dell’iniziativa era infatti “Sensibilizzare sui diritti delle donne e le leggi del mercato del lavoro”; a promuoverla i vertici della Association of Women for Awareness and Motivation (Awam), nel quadro delle iniziative inserite all’interno del programma dedicato alla parità di genere (Gep).
Una emergenza per la condizione femminile – molto peggiore rispetto a quella del Pakistan – si registra poi in India. Lì le donne mentalmente disabili vengono regolarmente rinchiuse in istituti dove subiscono violenze e abusi sessuali di ogni genere. E’ quanto ha di recente riportato un gruppo di attivisti per la tutela dei diritti umani. Il rapporto di Human Rights Watch (HRW), inviato sempre a Fides, riferisce di donne spesso mandate in istituti statali sovraffollati e privi di ogni struttura di base dove vengono ridicolizzate, terrorizzate e stigmatizzate. Una volta rinchiuse rimangono isolate senza possibilità di fuga. A differenza degli uomini disabili le donne e le ragazze vivono nel terrore di subire abusi sessuali.
Il rapporto, dal titolo “Trattate peggio degli animali”, raccoglie interviste a 52 donne che erano o erano state in qualche istituto, oltre a quelle a 150 medici e familiari. In India, secondo un censimento del Governo, circa un milione e mezzo di persone sono mentalmente disabili, con malattie genetiche come la sindrome di Down, mentre altre 722,826 soffrono di altre patologie tipo il bipolarismo.
Tuttavia, gli esperti ritengono che queste cifre siano troppo limitate per il secondo Paese più popolato del mondo. Le donne affette da qualche tipo di disabilità o malattia, come la schizofrenia, vengono spesso ricoverate contro la loro volontà da familiari o tutori legali, nonostante l’ospedalizzazione forzata sia illegale.