Una sera d’estate, nella chiesa del paese, ho assistito ad un concerto interessante: un “pizzicato d’archi”. Una trentina di violini, violoncelli, contrabbassi, mandolini… disposti a semicerchio.
A metà del secondo tempo il concerto si è improvvisamente interrotto. Il silenzio si protraeva oltre il previsto e dalla platea ci si domandava il perché e il pubblico, pur compostamente, cominciava a dar segni di impazienza. – Cos’è successo?
“Scusate – spiegò il direttore – non possiamo proseguire la suonata…si è guastata una corda d’un violino. La stiamo riparando. Anche una sola corda di violino è molto importante. La sinfonia prevede la perfetta efficienza di tutti i violini e di tutte le corde di ciascun violino. Riprenderemo appena la corda sarà riparata ed il violino perfettamente accordato con gli altri.”
“Ma come?! …nel pieno d’una esecuzione sinfonica, fermare centinaia di corde di una trentina d’archi… e solo perché è stonata una sola corda?”- domandò, sorpreso, un ascoltatore. “Eh si – gli fu risposto – l’armonia è perfetta quando c’è l’accordo di tutti e di ciascuno”.
Appena gli archi riprendono a suonare, esplode uno scroscio di battimani.
Ho gustato in pieno la finale del “pizzicato”, ma ho sentito profondamente la spinta a ricorrere, sempre e senza esitazioni, alla misericordia di Dio che, appena ci vede disposti, riaggiusta la mia, la tua corda ogni volta si sia eventualmente rotta o guastata.
Accordarsi con Dio per accordarsi col prossimo; è il concerto più gradito a Dio: “Va prima ad accordarti con tuo fratello”.
La sinfonia della vita può riprendere così nell’armonia dei cuori. E ciò provoca uno “scroscio di gioia” in cielo e un’ondata di pace sulla terra.
Ciao da p. Andrea
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