Un team di sette esperti tra medici e telogi si è riunito il 17 giugno scorso in Vaticano per approfondire gli studi riguardanti il processo di beatificazione del Venerabile mons. Fulton Sheen, arcivescovo titolare di Newport, morto per problemi cardiaci nel 1979.
Lo ha reso noto mons. Daniel R. Jenky, vescovo di Peoria (Illinois) e presidente della “Archbishop Fulton Sheen Foundation”, confermando mediante un comunicato stampa che la Commissione teologica, che “consiglia” la Congregazione delle Cause dei Santi, ha attribuito all’unanimità un miracolo all’intercessione del Servo di Dio.
Il caso riguarda un bambino, James Fulton Engstrom, nato morto nel settembre 2010. Per oltre un’ora il bambino non evidenziava segni di vita nonostante i medici tentassero ogni possibile procedura salva-vita, mentre i genitori del bambino cominciarono subito a cercare l’intercessione di mons. Sheen. Dopo 60 minuti il bambino ha ricominciato a respirare e, oggi, a distanza di tre anni dimostra un recupero completo.
Una guarigione straordinaria che esula ogni spiegazione naturale o scientifica, come già affermava un gruppo di esperti medici vaticani nel marzo 2014. A tali raccomandazioni si aggiungono adesso le risposte dei teologi. Il caso sarà prossimamente esaminato dalla Commissione di cardinali e vescovi, mentre il miracolo sarà presentato seguendo le regolari procedure al Papa, che comunicherà la sua decisione.
“Se Papa Francesco emana formalmente il decreto di riconoscimento del miracolo – ha detto il vescovo Jenky – Sheen potrebbe quindi essere dichiarato ‘beato’ in una cerimonia da celebrare in Peoria, sua città natale”.
Fulton John Sheen, nacque Peter John a El Paso, l’8 maggio 1895. Noto arcivescovo cattolico e scrittore statunitense, è stato uno dei primi e più celebri telepredicatori cattolici, prima via radio e successivamente in televisione. Guadagnò la fama anche nel 1950 per il suo show televisivo “La vita vale la pena viverla” e durante i 16 anni alla guida della Società per la Propagazione della Fede.
Il 28 maggio 1951, Pio XII lo nominò vescovo titolare di Cesariana e vescovo ausiliare di New York; ricevette la consacrazione episcopale l’11 giugno successivo dalle mani del cardinale Adeodato Giovanni Piazza.
Mons. Sheen partecipò come padre conciliare a tutte e quattro le sessioni del Concilio Vaticano II, svoltesi tra il 1962 e il 1965. Il 21 ottobre 1966, Paolo VI lo nominò vescovo di Rochester, diocesi dalla quale rassegnò le dimissioni per raggiunti limiti d’età il 6 ottobre 1969. Morì dieci anni dopo, a New York, il 9 dicembre 1979.
Nel 2002 sono state aperte le pratiche per la canonizzazione, ricevendo pertanto l’appellativo di Servo di Dio, mentre il 28 giugno 2012 Benedetto XVI ne ha dichiarato le virtù eroiche attribuendogli così il titolo di Venerabile.