Il Patriarca Rai prega per l'elezione di un presidente del Libano

Aprendo il Sinodo annuale della Chiesa maronita, il Patriarca ha invitato a pregare “affinché i parlamentari eleggano un nuovo Presidente”

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Parla di “una violazione inammissibile della Costituzione e del patto nazionale”, il Patriarca di Antiochia dei Maroniti, Bechara Boutros Rai. E fa riferimento ai continui ritardi, che perdurano da settimane, nell’elezione di un nuovo Presidente della Repubblica libanese.

Ieri pomeriggio, aprendo il Sinodo annuale della Chiesa maronita presso la sede patriarcale di Bkerkè, il Patriarca ha invitato a pregare affinché i parlamentari “eleggano un nuovo Presidente”. La mancata elezione lascia il Paese dei Cedri in uno stallo che ne blocca la vita istituzionale in un momento particolarmente delicato per tutto il Medio Oriente. Secondo la Costituzione del Libano, la carica di Presidente deve essere occupata da un cristiano maronita. I nomi che finora sono stati proposti alla successione di Michel Suleiman non trovano consenso all’interno del mosaico libanese.

Il patriarca Rai si augura che l’interesse nazionale prevalga “su tutte le considerazioni individuali e settarie, così come su tutti i diritti acquisiti”, come riferisce l’agenzia Fides. Il Sinodo maronita, dopo alcuni giorni di preghiera e ritiro spirituale, realizzerà la sua fase operativa dal 16 al 19 giugno e non mancherà di esprimere considerazioni forti e autorevoli sull’impasse che continua a deteriorare il quadro politico libanese.

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ZENIT Staff

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