Firmati Protocolli d'intesa tra AIF e sei Paesi, tra cui Regno Unito e Francia

La firma è avvenuta durante la Plenaria dell’Egmont Group in Perù

Share this Entry

Come riferito oggi da un comunicato della Sala Stampa vaticana, nel corso della Plenaria dell’Egmont Group in Perù, l’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF) – l’Unità di Intelligence Finanziaria della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano – ha firmato Protocolli d’intesa (Memorandum of Understanding – MoU) con le controparti di sei diversi Paesi del mondo. Si tratta di Regno Unito, Francia, Malta, Romania, Polonia e Perù. A firmare i Protocolli d’intesa è stato il direttore dell’organismo vaticano, René Bruelhart.

Come ricorda il comunicato, i Protocolli d’intesa sono redatti sulla base del modello predisposto dall’organizzazione mondiale delle Unità di Informazione Finanziaria, nota anche come Egmont Group. L’obiettivo è di contrastare a livello internazionale il fenomeno del riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

“La firma di questi ultimi Protocolli d’Intesa dimostra che stiamo allargando continuamente la nostra rete di collaborazione, e ciò renderà più facili i nostri sforzi congiunti”, ha affermato Bruelhart, ricordando che “diventando membro dell’Egmont Group l’anno scorso, l’AIF ha compiuto un passo di grande importanza nel rafforzamento della cooperazione internazionale della Santa Sede nell’impegno globale per combattere il riciclaggio del denaro e il finanziamento del terrorismo”.

Da quando l’AIF è diventata membro dell’Egmont Group nel luglio dell’anno scorso, ha firmato Protocolli d’intesa con le sue controparti dell’Australia, del Belgio, di Cipro, della Germania, dell’Italia, dell’Olanda, della Slovenia, della Spagna e infine degli USA.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione