Lettura
Dopo la manifestazione sulle rive del lago di Galilea ai discepoli che erano tornati a pescare, con l’esperienza della pesca miracolosa e della mensa preparata da lui, Gesù si rivolge a Pietro quasi a riprendere un dialogo interrotto nel Cenacolo, subito dopola Cenaquando, alla dichiarazione di Pietro di essere pronto a morire per lui Gesù risponde annunciando il triplice tradimento. Allora era stato Pietro a prendere l’iniziativa di offrirsi per seguire Gesù ovunque e dare la vita per lui; ora è Gesù che inizia un dialogo nuovo sull’amore e rinnova a Pietro la chiamata.
Meditazione
Pietro viene riconfermato nel suo ruolo di pastore degli agnelli e delle pecore del Signore. Colpisce subito la triplice domanda di Gesù, che chiede per tre volte una professione di amore, in perfetta simmetria con il triplice rinnegamento fatto da Pietro nella casa del Sommo Sacerdote. Va notato, inoltre, che Gesù non chiede a Pietro una professione di fede ma una professione di amore. Professioni di fede Pietro ne aveva fatte: a Cesarea di Filippo aveva dato la risposta esatta («Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente») e a Cafàrnao aveva reagito alla provocazione di Gesù («volete andarvene anche voi?») con parole vibranti: «Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna». Ma queste professioni di fede non erano bastate ad impedire che Pietro diventasse un traditore, nel momento della Passione. D’altronde, proprio lui si era opposto a Gesù che annunciava il cammino della Croce: «Dio non voglia, Signore, questo non ti accadrà mai!».La Crocenon era proprio nell’orizzonte di Pietro. Ora, sulla riva del lago, molte cose sono cambiate e il dialogo che Gesù riprende con Pietro non è solo una conferma del primato stabilito a suo tempo (Mt 16,18) e neppure soltanto un rinnovo della prima chiamata («Seguimi!»): è il dialogo che suggella nell’amore il cammino di conversione di Pietro. Pietro rappresentala Chiesaanche per il suo cammino di conversione. Un giorno Pietro aveva risposto: «Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore» (Lc 5,8). Ora è reduce dall’esperienza del peccato e del pentimento e può consegnarsi totalmente a Gesù: «Signore tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene». Pietro è la roccia, non per una fede teorica o accademica ma per una fede che porti ad amare Cristo senza riserve.
Preghiera
Signore tu sai tutto anche di me: tu sai che ti amo, ma non ancora pienamente e totalmente. Ho bisogno di fermarmi davanti a te, in disparte, e lasciare che il tuo sguardo giunga in fondo al mio cuore, senza paure e senza nascondere nulla. Donami la grazia di crescere nell’amore per te e di servirti ogni giorno nei miei fratelli.
Agire
Davanti al Tabernacolo provo a ripercorrere il cammino di Pietro, dalla prima chiamata alla grande professione di amore per Gesù.
Meditazione del giorno a cura di monsignorArrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it