Alla fine l’allargamento del bonus fiscale alle famiglie monoreddito con (almeno due) figli a carico non sarà contenuto nel decreto legge Irpef. L’intervento è stato infatti rinviato alla legge di stabilità 2015. All’articolo 1 del decreto legge sarà inserita una norma d’indirizzo, che rinvia alla legge di stabilità «interventi di natura fiscale che privilegino, con misure appropriate, il carico di famiglia e, in particolare, le famiglie monoreddito con almeno due o più figli a carico».
“Perché rimandare a domani un provvedimento che il Governo avrebbe dovuto assumere ieri o meglio l’altro ieri?”, si domanda l’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn), commentando la decisione del rinvio.
“I conti sono presto fatti – afferma Alessandro Soprana, direttore dell’osservatorio politico -. Prendiamo il caso di una coppia di lavoratori dipendenti, nome fittizio Mauro e Paola, nessun figlio. Papà e mamma hanno un reddito appena inferiore ai 26.000 euro. Ebbene, grazie al bonus fiscale, hanno ricevuto un aumento in busta paga. Mauro e Paola sono colleghi di Renato, che con la moglie Anna dà da mangiare a dieci figli. Renato percepisce un reddito di poco superiore alla soglia dei 26mila: per lui nessun aumento. Chi sono quei lungimiranti tecnici che hanno trovato questa soluzione?”.
“In Italia – osserva amaramente Soprana – le culle sono vuote, gli anziani sono sempre di più e sempre meno giovani ed adulti potranno occuparsi di loro e di pagare le loro pensioni. E lo Stato cosa fa? Invece di incoraggiare le coppie a mettere al mondo figli, per tornare vicini alla soglia di sostituzione, penalizza le stoiche che ancora pensano al bene comune generando futuro”. Adesso, conclude, “non ci resta che sperare nella delega fiscale. Pronti a fare le nostre proposte”.
Si unisce al coro anche il deputato bresciano Mario Sberna (Per l’Italia), fondatore dell’associazione che riunisce le famiglie numerose in Italia, e dice: “In pieno inverno demografico ancora una volta si rimanda a domani quel che si doveva fare ieri”.