“300 anni Patrona”: questo il titolo della mostra dedicata alla Madonna della Consolata, visitabile a Torino nei locali dell’antico monastero, attiguo al Santuario. Nata dalla volontà di testimoniare e ricordare l’evento che nel 1714 portò alla consacrazione della Consolata quale patrona del capoluogo piemontese, tale iniziativa è stata concepita con l’intento di spiegare il ruolo dei principali protagonisti, i passaggi storici e i momenti chiave di questa antica, ma sempre attuale devozione.
Consolatrix Afflictorum, ovvero “consolatrice degli afflitti”: dall’esposizione delle testimonianze pittoriche di persone in preghiera, nelle più svariate difficoltà della guerra e della vita quotidiana, si possono immaginare le richieste, le lacrime, le parole di ringraziamento che per tre secoli sono salite da questo santuario.
Davanti a Lei “si inginocchiano, sulla stessa panca, la suorina con la cuffia bianca, e la meretrice con le scarpine di vernice”, come scriveva in piemontese il poeta Nino Costa (1886-1945) all’inizio del ‘900. Il poeta continuava: “Si raccomandano nelle ore della tempesta – quando la campana della sfortuna suona – la verduriera con la sciarpa in testa e la regina con la sua corona”. Perché il dolore non tiene conto di alcuna distinzione sociale.
Documenti dell’Archivio storico del santuario della Consolata e della città di Torino, oggetti artistici dei vari depositi all’interno del convitto, formano perciò un programma espositivo significativo. Si possono ritrovare a pochi metri, per esempio, un tabernacolo portatile della metà del XVIII secolo, in legno intagliato, dorato e argentato e angeli scolpiti del XIX secolo, immagini devozionali della Vergine con i santi sociali piemontesi, suppliche o spartiti per le litanie.
Passato e futuro si intersecano, infine, in un modo quasi stupefacente: è originale l’idea di fare interpretare a degli allievi della scuola primaria e secondaria la devozione alla Consolata, con disegni, plastici, pensieri, ognuno secondo la propria intima e creativa spiritualità. E intanto la città si prepara all’annuale processione cittadina con l’arcivescovo Cesare Nosiglia, il 20 giugno prossimo.