Si è detto “profondamente commosso” Papa Francesco nel leggere le parole di 500 ragazzi detenuti in alcune carceri degli Stati Uniti e condannati all’ergastolo senza possibilità della condizionale. Ognuno di loro ha voluto offrire la propria esperienza al Pontefice con una lettera personale recapitatagli nei giorni scorsi. Francesco ha prontamente risposto ai giovani carcerati, ribadendo la sua commozione per i loro racconti e assicurando la sua preghiera. “Vi chiedo anche voi di pregare per me”, ha aggiunto.
La vicenda è riferita dal periodico dei gesuiti statunitensi America Magazine, il testo è stato tradotto in italiano e diffuso dal sito Il Sismografo, specializzato in notizie della Santa Sede. L’insieme delle 500 lettere è stato raccolto da padre Michael Kennedy, direttore esecutivo del Jesuit Restorative Justice Initiative.
“Ho letto le lettere che lei mi ha fatto recapitare gentilmente da ogni angolo degli Stati Uniti d’America da parte di centinaia di ragazzi condannati in così giovane età all’ergastolo senza condizionale”, ha scritto Bergoglio. “Le loro storie e la loro richiesta che questa forma di sentenza venga rivista alla luce della giustizia e della possibilità di una riforma e riabilitazione mi hanno commosso profondamente”. Il Papa ha poi stabilito che ogni detenuto che ha inviato la lettera dovrà ricevere una copia della sua risposta a padre Kennedy.