Lettura
Questa pagina ci presenta l’incontro degli Apostoli con il Signore Gesù Risorto, sul monte dove Gesù aveva iniziato il suo ministero, nella Galilea delle Genti, la frontiera con il mondo pagano (cfr. Mt 4,15), proprio là dove Gesù consegnò ai suoi discepoli il discorso programmatico, noto come il discorso della montagna (Mt 5). Il racconto di Matteo si conclude, così, dove Gesù aveva cominciato, e dallo stesso punto parte la missione degli Undici, mandati a portare a tutti i popoli la parola e la presenza di Gesù.
Meditazione
Contemplare l’Ascensione di Gesù al Cielo significa contemplare il Signore Risorto che prende posto alla “destra del Padre”: Gesù di Nazaret, Verbo fatto uomo, uno di noi, nostro fratello, entra nell’intimità della vita di Dio e ne condivide la potenza. L’espressione “alla destra” richiama il gesto dell’imperatore che associa a sé il principe ereditario, condivide con lui ogni potere. Così Gesù può dire agli Undici «io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo»(Mt 28,20): è una presenza concreta e reale, una cosa sola con la presenza di Dio. L’Ascensione, dunque, non è la celebrazione di una partenza o di un distacco. Gli Apostoli non comprendono subito questo mistero: il racconto degli Atti ce li mostra mentre stanno fissando il Cielo e la nube, vivendo quel momento come un distacco. La pagina del Vangelo di oggi sottolinea che «essi dubitarono». Verrà lo Spirito Santo e allora capiranno e gioiranno. Gesù rimane per sempre l’Emmanuele, il Dio-con-noi. La presenza del Signore Risorto e l’unione con Lui si realizzano però accogliendo la missione che Lui stesso ci affida e accettando di scendere dal monte e di andare verso tutti i popoli. Questo è vero già per le donne che erano andate al sepolcro la mattina di Pasqua: Gesù va loro incontro, esse lo adorano e abbracciano i suoi piedi, ma Gesù subito le manda a portare l’annuncio ai suoi fratelli ordinando che vadano in Galilea. E agli Undici dice: «andate» e al tempo stesso «io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo». Siamo i suoi discepoli, i suoi fratelli se portiamo la sua presenza a tutti; siamo uniti a Lui se lo annunciamo e comunichiamo la sua parola e la sua vita a tutti.
Preghiera
Signore Gesù, grazie perché hai voluto stare con noi, con ciascuno di noi, fino alla fine del mondo. Talvolta anche noi dubitiamo, ti pensiamo lontano, non sappiamo dove guardare per vederti: perdonaci! Altre volte ci illudiamo di possederti in esclusiva, di tenerti solo per noi, senza condividere la tua vita con i nostri fratelli: apri i nostri occhi e il nostro cuore.
Agire
Scoprire la presenza del Signore nella comunità cristiana, anche se fatta di fratelli che spesso “dubitano”, e in tutti coloro che hanno fame e sete della Parola e dell’Amore di Cristo.
Meditazione del giorno a cura di monsignorArrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it