Carità, fondamento della rivoluzione cristiana

Una riflessione del presidente di Cristiani per Servire sulla 35° Giornata per la vita

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Il Messaggio “Generare la vita vince la crisi” del Consiglio Episcopale Permanente della CEI  in occasione della giornata per la vita che si celebra domenica 3 febbraio spiega “la logica del dono” quale “strada sulla quale si innesta il desiderio di generare la vita, l’anello a fare famiglia in una prospettiva feconda”.

Sottolinea il messaggio che la crisi economica e del lavoro rende più difficile la natalità e le relazioni tra le coppie nel progettare il matrimonio ed per quelli sposati nel generare figli.

Continuano i presuli che “non si esce dalla crisi economica generando meno figli” o “soffocando la vita con l’aborto”, ma facendo forza sulla verità della persona umana riconfermando “il valore fondamentale della vita”.

E’ infinitamente normale la protezione etica della vita nascente che è un dono di Dio, và difesa tutta, dall’infanzia sola od abbandonata, fino al declino naturale non procurato.

Ma se il nascente o vivente fosse portatore di disabilità psico-fisica?

Bisogna obbiettivamente riconoscere che a volte occorre molta fede e coraggio quando si è consapevoli di mettere al mondo una creatura che per tutta la vita si porterà dietro delle menomazioni siano esse fisiche che psichiche, pesante fardello presente e futuro, profondamente umane e meritevoli di grande considerazione.

E’ verso questo orizzonte che occorre solidarietà/amore e verso le quali si devono convergere le attenzioni della società e soprattutto delle Istituzioni.

La salute è il bene più prezioso che l’uomo possa avere ed in questo giorno, peraltro, non può essere disatteso il pensiero anche nei riguardi di coloro che portano nel loro corpo i segni di una grande sofferenza psico-fisica e nella ripetizione rassicurante e rinnovante della vicinanza del Pontefice agli ammalati li ha definiti “né inutili, né abbandonati” (2 dicembre 2012, Angelus del Santo Padre Benedetto XVI° ).

Ma non possono essere ignorate le famiglie, le loro ansie, le loro speranze, le loro necessità.

Come il Buon Samaritano Benedetto XVI° ha invitato tutti ad intensificare la carità, presupposto essenziale del Magistero della Chiesa Cattolica.

In questo contesto gli uomini di buona volontà, soprattutto noi cattolici,siamo richiamati dal Messaggio dei Vescovi a tenere alta la coscienza della grandezza del carattere e del valore sacro della vita, di tutta la vita.

“Donare e generare la vita” sottolineano i presuli è importante per una Italia che si vuol rinnovare, ma che richiede interventi decisionali seri e non più procrastinabili sulla persona e sulla famiglia nella consapevolezza che “la vita vince anche la crisi”. 

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Franco Previte

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