Venerdì 1° febbraio, alle 18, la basilica di Santa Maria in Cosmedin (piazza della Bocca della Verità 18), chiesa cattolica officiata in rito orientale bizantino greco-melkita, ospiterà una Divina Liturgia bizantina per invocare la fine delle violenze in Siria e la pace in tutto il Medio Oriente. La celebrazione è promossa dalla diocesi di Roma e dalla Chiesa Greco-Cattolico Melkita. A presiederla, l’archimandrita Mtanios Haddad, apocrisario patriarcale di Sua Beatitudine Gregorios III, patriarca della Chiesa Greco-Cattolico Melkita, e rettore di Santa Maria in Cosmedin dal 2006.
«Basta con la guerra e con le atrocità che stanno devastando la nostra Siria», è il monito lanciato da padre Mtanios Haddad, che aggiunge: «È necessario far tacere le armi e imboccare quanto prima la strada della riconciliazione e del dialogo. Ma per fare questo è urgente chiudere subito i rubinetti degli aiuti economici che stanno finanziando questa guerra».
Infatti, spiega il sacerdote melkita, «a sfregiare il popolo siriano sono armi e uomini che per lo più arrivano dall’esterno, perché questo conflitto è figlio di interessi che albergano al di fuori della Siria stessa e c’è un vero e proprio incoraggiamento a prolungare il più possibile lo stato di crisi che sta producendo solo morte e distruzione».
Il richiamo di padre Haddad è dunque a «tornare rapidamente a un’opposizione democratica, imperniata sul dialogo e sul confronto, per i diritti di tutti i cittadini siriani senza distinzione di cultura, etnia o religione».